Aree verdi a sfalcio ridotto
Il progetto sperimentale delle aree verdi a sfalcio ridotto consiste nella riduzione dei tagli dell’erba, da quattro/cinque sfalci l’anno a due, in venti zone individuate all’interno di parchi e altre aree verdi fruibili.
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Il progetto sperimentale delle aree verdi a sfalcio ridotto consiste nella riduzione dei tagli dell’erba, da quattro/cinque sfalci l’anno a due, in alcune zone individuate all’interno di venti parchi e aree verdi fruibili. I due sfalci sono previsti in primavera-estate, dopo la fioritura, e nel tardo autunno, prima della stagione invernale.
Il progetto prevede inoltre una ulteriore riduzione del taglio dell’erba in alcune aree verdi marginali o a maggiore vocazione naturalistica: qui è previsto un solo taglio all’anno nel periodo tardo autunnale.
La riduzione degli sfalci, limitata ad alcune aree specifiche, non compromette l’accessibilità e la fruibilità del parco, soprattutto nelle parti più frequentate: le aree riservate al gioco, le aree di sgambamento cani e le zone dotate di panchine vengono infatti sfalciate come di consueto.
Lo sfalcio ridotto dell’erba nelle aree pubbliche è una pratica di gestione del prato che produce molti benefici; in primo luogo, riducendo la frequenza di taglio si consente alle piante erbacee che compongono il prato di completare il ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione di seme, e, come conseguenza, si incrementa il valore eco-sistemico degli spazi verdi cittadini. Ciò aiuta a preservare e favorire la biodiversità in aree urbanizzate e contribuisce a migliorare la permeabilità del suolo, contenere le emissioni di CO2 e contrastare le ‘isole di calore’. Nelle aree verdi a sfalcio ridotto, quindi, ‘erba alta’ non corrisponde a trascuratezza ma ad un ambiente più naturale, spontaneo, sostenibile, utile e anche più piacevole da osservare.
La riduzione degli sfalci dell’erba nelle aree pubbliche è una pratica ormai consolidata in numerosi Paesi europei e si sta affermando anche in diverse città italiane.
Una esperienza di sfalcio ridotto a Reggio Emilia è già stata realizzata a partire dal 2022 nei quattro “parchi a misura di clima” (parco Biagi, parco Primavera, area verde di via Ferravilla e parco Grimaldi) riprogettati per contrastare le isole di calore urbane nell’ambito del progetto europeo Life CityAdaP3.
- Salvaguardare la biodiversità in ambito urbano: l’erba e i fiori selvatici lasciati crescere spontaneamente offrono un habitat più ricco per gli insetti impollinatori, gli uccelli e i piccoli mammiferi.
- Migliorare la qualità del suolo: l’erba alta protegge la superficie del terreno dagli effetti della radiazione solare e delle alte temperature, tutela il suolo dall’erosione superficiale e consente al suolo di conservare più materiale organico, migliorandone la struttura e la fertilità nel tempo.
- Contrastare le isole di calore urbane che sono effetto dei cambiamenti climatici: l’erba più alta contribuisce a mitigare gli effetti delle ondate di calore estivo in quanto trattiene l’umidità e aumenta la evapo-traspirazione e l’ombreggiamento del suolo.
- Ridurre l’impronta ecologica: lo sfalcio ridotto favorisce la disseminazione spontanea, riduce il consumo di carburante per le macchine da taglio, l'acqua per l'irrigazione e l'uso di fertilizzanti, contribuendo quindi a una gestione più sostenibile delle risorse e alla diminuzione dell’impatto ecologico della città.
- Supportare gli ecosistemi urbani: i prati con erba “alta”, in ambienti urbani densi dove gli spazi verdi sono molto frammentati, costituiscono importanti corridoi ecologici che permettono agli animali di spostarsi tra diversi habitat senza essere esposti a pericoli
In questa fase sperimentale le aree a sfalcio ridotto coprono in totale circa 75.000 metri quadrati e sono zone specificamente individuate all'interno dei seguenti parchi e aree verdi:
Parco della Resistenza
Tribunale (Zona Nord)
Via Giovanni Falcone, Via Cisalpina
Parco I Platani (area verde di via Colonna)
Migliolungo - Canalina (Zona Ovest)
Via Vittoria Colonna
Parco I Platani (area verde di via Fenulli)
Migliolungo - Canalina (Zona Ovest)
Via Dardano Fenulli
Parco Castello Canali
Canali (Zona Sud)Via Alessandro Tassoni
Parco della Dogana
Tondo (Zona Nord)
Largo Marco Gerra
Parco Laura Gelosini e Pierino Beggi (già Parco Unghera)
Migliolungo (Zona Ovest)
Via Ungheria
Parco Velmore Davoli
Buco del Signore (Zona Sud)
Viale Velmore Davoli
Parco dei Gonzaga
Sesso (Zona Nord)
Via Ugo Betti
Parco Martiri di Villa Sesso
Sesso (Zona Nord)
Via Carlo Galeotti
Parco della Cooperazione
Mancasale (Zona Nord)
Via Meuccio Ruini
Parco delle Acque Chiare
Barazzola (Zona Sud)
Via Antonio Cugini
Parco La Fornace
Tribunale (Zona Nord)
Via Cisalpina
Campo di Marte 2
Ospizio (Zona Est)
Via Albert Einstein, Via Don Luigi Sturzo
Pista ciclabile di Viale Mons. Angelo Cocconcelli
San Maurizio (Zona Est)
Viale Mons. Angelo Cocconcelli
Parco Mons. Angelo Cocconcelli
San Maurizio (Zona Est)
Via Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Parco Giorgio La Pira
Canali (Zona Sud)
Via Bologna, Via Alessandro Tassoni
Parco Il Noce Nero
Pappagnocca (Zona Est)
Parco di Roncocesi
Roncocesi (Zona Nord)
Via Villana
Parco Achille Grimaldi
Codemondo (Zona Ovest)
Via Pasquino Pigoni
Parco Giuseppe Maramotti
Gavassa (Zona Nord)
Via Giuseppe Maramotti, Via Lenin
- In che cosa consiste lo sfalcio ridotto?
Lo sfalcio ridotto è una pratica di gestione del prato che riduce la frequenza di taglio dell’erba perché le piante erbacee che compongono il prato possano completare il loro ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione di seme. - Perché adottare la pratica dello sfalcio ridotto delle aree verdi pubbliche in città?
Lo sfalcio ridotto dell’erba nelle aree pubbliche urbane produce molti benefici: incremento della biodiversità e del valore eco-sistemico degli spazi verdi cittadini, incremento della permeabilità del suolo, contenimento delle emissioni di CO2, contrasto alle ‘isole di calore’. - Le aree gioco e le aree sgambamento cani all’interno dei parchi sono soggette agli sfalci ridotti?
No, le aree a sfalcio ridotto sono state individuate attraverso diversi criteri a seconda della loro collocazione, ma sempre in modo da non incidere sulla fruizione del parco per il gioco, il relax o lo sport da parte di adulti e bambini e preservando altresì le aree dedicate ai cani. - Le aree a sfalcio ridotto favoriscono la proliferazione di zanzare e altri insetti?
No, l’erba non sfalciata non porta alla proliferazione di zanzare, zecche, mosche e altri insetti. Come spiega l’entomologo Leonardo Forbicioni, vicepresidente della WBA World Biodiversity Association, “se un ambiente ha un tasso di biodiversità basso, come lo hanno le città, ogni ristagno d’acqua, che può essere anche il sottovaso delle piante, è un potenziale luogo dove le zanzare proliferano, perché le loro larve sono acquatiche. In questi ambienti, quando le zanzare crescono, non hanno nessun nemico e crescono indisturbate. Se, invece, creiamo zone a sfalcio ridotto, con un ambiente biodiversificato, diamo casa a un maggior numero di specie viventi, comprese le antagoniste a quelle a noi ‘scomode’, in grado di ridurre la loro presenza”. Quindi “un basso tasso di biodiversità comporta una maggiore presenza di specie animali che danno fastidio all’uomo, che sono generalmente specie che si adattano alla vita anche in condizioni estreme, come appunto le mosche e le zanzare […] In un ambiente più diversificato dal punto di vista vegetale, invece, si offre una casa a tutte quelle specie, sia animali, sia fungine, sia vegetali, che da quella diversità dipendono. Tra cui anche predatori potenziali di certe specie a noi antipatiche”. - Quanto dura la sperimentazione delle aree a sfalcio ridotto?
Il progetto sperimentale delle aree verdi a sfalcio ridotto comincia nella primavera 2025 e termina nella primavera 2026. Al termine si valuteranno i risultati per decidere se confermare ed eventualmente estendere la pratica ad altri parchi e aree verdi di Reggio Emilia. - Cosa si farà degli eventuali risparmi per la riduzione degli sfalci?
Il progetto "aree a sfalcio ridotto" ha una finalità ambientale e non di riduzione degli investimenti. L'Amministrazione ha infatti deciso di investire gli eventuali risparmi sempre nella cura del verde.
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