L'ambito territoriale del Carrozzone (Al Carusòun in dialetto reggiano) è situato oltre il torrente Crostolo, fra la via Emilia per Parma e la ferrovia Milano-Bologna, appena prima di Pieve Modolena. L'origine del toponimo è incerta, tuttavia pare derivi dalle carrozze dei birocciai che sostavano nei pressi della via Emilia, poco più a sud del borgo da cui trae origine il nome. Un'altra ipotesi è legata proprio al vecchio borgo del Carrozzone, una contrada 'affollata' di braccianti e operai, con le loro caratteristiche e peculiarità… insomma un 'carrozzone'.

L'area del quartiere corrisponde ai confini della locale parrocchia di San Pio X, eretta nel 1963. Confina a sud con la via Emilia, a nord con la ferrovia Milano-Bologna, a est con il Crostolo e a Ovest con un piccolo rigagnolo artificiale, oggi tombato, chiamato fossetta Malaspina e il muro del vecchio oratorio di San Francesco, posto sulla via Emilia di fronte alla ex Villa Terrachini. Storicamente, questa porzione di territorio comunale è sempre appartenuta alla frazione e alla parrocchia di Cavazzoli. Sino a pochi anni fa la parte orientale di questa zona era conosciuta come Betonica (il cui nome deriva da una pianta erbacea officinale con foglie rugose e piccoli fiori rossi raccolti in spighe), con riferimento in particolare a un'antica tenuta agricola, oggi scomparsa, posta a nord della ferrovia Reggio-Ciano in prossimità dell'attuale via Soglia. Lo sviluppo urbanistico del quartiere si ha a partire dagli anni '30, quando sulla via Emilia sorsero diverse attività fra cui le Latterie Cooperative Riunite, nate dall'intraprendenza del ragionier Romeo Galaverni, cooperatore socialista, che ne rimase a capo per tre decenni nonostante il fascismo e la guerra. All'inizio del XX secolo la zona era attraversata dalla ferrovia locale Reggio-Ciano, la prima costruita da un consorzio di cooperative.

Tuttavia, da secoli, in quel tratto dell'antica strada romana, si erano affacciati diversi 'ospitali' e osterie come quella dell'Angelo (che oggi ospita un ferramenta) e la chiesa di San Geminiano, oggi scomparsa. Durante la seconda guerra mondiale il territorio di Carrozzone subì diversi danni e distruzioni a causa della vicinanza ad importanti vie di comunicazione come la via Emilia e la ferrovia. In quel periodo la casa dei fratelli Francia di via Brigata Reggio (detti “Giaroun”) divenne un importante centro nevralgico e punto di appoggio della Resistenza locale. Poco più a sud, lungo la stradina che conduceva al fondo Betonica (attuale via Soglia) nel 1924 fu stato ritrovato il corpo senza vita del deputato socialista Antonio Piccinini, barbaramente ucciso da squadracce fasciste. Negli anni '50 cominciò un'importante opera di urbanizzazione dell'area a ridosso di via Brigata Reggio, in particolare all'incrocio fra questa e la vecchia strada comunale di Cavazzoli (oggi via Copernico-via Vincenzo Ferrari). Al quartiere residenziale si aggiunse, qualche anno più tardi (1959), la nascita di una zona artigianale di piccole industrie a ridosso di via Kennedy, via Galilei e via Soglia, in località Betonica, tuttora esistente. Proprio in quel periodo Don Lucio Dall'Aglio divenne parroco della nuova parrocchia di San Pio X, che nel 1967 fu dotata anche della scuola materna e proprio nel campo sportivo parrocchiale nacque la società sportiva calcistica Everton, che da pochi anni si è fusa con il San Pellegrino dando origine all'Us Santos. Fra i punti di riferimento della zona, in quel periodo, erano presenti il bar Mingo di via Brigata Reggio e la Casa del Popolo di via Zaccarelli. Nei primi anni '60 fu inaugurato il ponte sul Crostolo fra via Brigata Reggio e via della Costituzione.

Fra gli anni '70 e gli anni '90 il quartiere ebbe una grossa espansione sia residenziale che industriale, occupando quasi tutte le aree rimaste libere: sorse la zona annonaria, allora definita “Villaggio Commercianti” e fu realizzato il tratto di tangenziale nord fra la ditta Lombardini Motori e il cavalcaferrovia di via XX settembre, che era stato aperto al traffico nel 1963. Nel decennio successivo nacque il “Direzionale '77”, un complesso polifunzionale ad alta densità abitativa posto fra via Brigata Reggio e via Hiroshima, che fra le tante funzioni ospita la Polizia municipale, negozi e numerosi uffici fra cui un'agenzia bancaria. In quel periodo nascono anche il Centro postale operativo di via Piccard e la nuova sede del Consorzio del Parmigiano-Reggiano (1977-1982). Gli anni Novanta esordiscono con l'apertura del primo centro commerciale di Reggio: il Meridiana Città shopping, inaugurato nell'aprile del 1991. Viene inoltre portato a termine l'asse attrezzato fra Cavazzoli e Rivalta che prende il nome di via Hiroshima. Al giorno d'oggi questa area è ricca di scuole dell'infanzia e asili nido ed ospitava un tempo anche le scuole elementari. Una prima scuola era collocata in un vecchio edificio posto fra via Brigata Reggio e l'antica strada comunale di Cavazzoli (via Vincenzo Ferrari), lungo il torrente Crostolo. Successivamente (anni 1950) le scuole furono ospitate nella vicina Villa San Giusto e, sino ai primi anni 1980, in un edificio posto fra via Brigata Reggio e via Bentivoglio, a ridosso del vecchio borgo del Carrozzone.

Gli ultimi due decenni sanciscono il rinvigorimento dell'attività di aggregazione sociale e comunitaria del quartiere: in via Gallinari, laterale di via Brigata Reggio, nasce il centro sociale Il Carrozzone, che racchiude decine di volontari e centinaia di soci, promotori e organizzatori di una moltitudine di attività sportive e ricreative rivolte ai soci e a tutto il quartiere. Il circolo si affaccia sull'altro grande polo attrattivo della zona, il parco del Carrozzone, dotato di un campo di educazione stradale dedicato ai bambini delle elementari. Questo polo di comunità è collegato alla vicina zona annonaria da un sovrappasso pedonale a viale Martiri di Piazza Tien an Men, la vecchia tangenziale.

Negli ultimi anni il quartiere ha visto consolidarsi una rete di percorsi ciclopedonali, creando nuovi collegamenti con Cavazzoli tramite via Hiroshima e via don Giovanni Verità. Oltre a ciò sono stati effettuati interventi di moderazione del traffico su via Brigata Reggio, in prossimità dei poli per l'infanzia, e sono stati realizzati percorsi ciclabili lungo via Kennedy e sugli assi della via Emilia e del torrente Crostolo.