Il quartiere di Regina Pacis assunse la conformazione di “comunità” e, di conseguenza, il proprio nome, soltanto dopo la fine della seconda guerra mondiale, con l'erezione della nuova parrocchia (1947) in adempimento del voto pronunciato a nome della popolazione reggiana dal vescovo di Reggio mons. Eduardo Brettoni sul finire della seconda guerra mondiale.

Prima di allora questo territorio era parte integrante della villa di Cavazzoli e, in piccola parte, di San Pellegrino (zona fra via Gorizia e il mulino di San Claudio). A inizio Novecento, i primi insediamenti importanti, oltre allo storico Casino del Gallo, quello dell'Orologio e alla famosa osteria dell'Angelo, furono le “Case Nuove” di via Dalmazia, ove sorse la prima cooperativa di Cavazzoli (una delle prime in assoluto a Reggio Emilia), il rione “Bainsizza” e, durante il fascismo, le case popolari del quartiere “Le Delizie” in via Mascagni ove trovarono spazio ceti di estrazione medio-bassa in arrivo dai quartieri più disagiati del centro cittadino. Quest'area della città a sud della via Emilia e della ferrovia era intesa più genericamente – fino a metà Novecento come Cavazzoli “Sud”.

In quell'epoca migliorano i collegamenti con il centro storico e, nel 1939 sarà costruita una passerella pedonale sul Crostolo fra via Gorizia e viale Magenta, poi sostituita dall'attuale ponte stradale (1953). Con la tumultuosa espansione urbana del dopoguerra e la creazione della parrocchia locale il nome della chiesa servì a identificare tutta questa nuova comunità posta fra il torrente Crostolo e la Roncina. Fra gli anni Sessanta e Settanta, l'arrivo di molte famiglie che abbandonavano le campagne reggiane per lavorare in città, parallelamente all'emigrazione dal Sud d'Italia, indussero la Curia vescovile a “stralciare” da Regina Pacis altre due parrocchie: Spirito Santo (per la zona dell'Orologio e la parte terminale di via Mascagni) e Corpus Domini (per l'area compresa fra il lato sud di via Premuda, il quartiere Bell'Albero e il mulino di San Claudio). Oggi Corpus Domini (Bell'Albero-Premuda) è stata riaccorpata a Regina Pacis.

Nella zona sorsero una delle prime centrali dell'Enel (risalente al primo Novecento, poi decentrata più a ovest) e l'acquedotto cittadino (1962). La parrocchia di Regina Pacis fu ed è tutt'ora una importante centralità per tutto il quartiere: oltre ad ospitare sale per il gioco e strutture sportive, è uno dei poli principali dello scoutismo reggiano e con il cinema Capitol (oggi demolito e sostituito dal nuovo oratorio per i giovani) è stato un importante centro di cultura e confronto per tutta la città. Regina Pacis fu da sempre caratterizzato da una forte presenza operaia: non pochi infatti erano i gruppi spontanei e organizzati di natura laica che operavano, anche con sedi proprie, all'interno del quartiere.

Negli ultimi anni il quartiere è stato caratterizzato da un piano di riqualificazione urbana dei vecchi caseggiati popolari delle Delizie (via Mascagni) che, dopo l'abbattimento, hanno lasciato lo spazio a un nuovo comparti residenziale che ospita, altresì, residenze universitarie e un market di quartiere. Oltre a questo intervento è stato portato a termine il nuovo collettore fognario lungo il torrente Crostolo.