Sesso (Sèss in lingua reggiana, Sessi in latino eccl. mod.) è una frazione storica del comune di Reggio, oggi propaggine settentrionale dell'area urbana del capoluogo. È collocata sulla ex strada statale 63 per Cadelbosco, l'antica radiale romana che collegava Regium Lepidi (Reggio) a Brixellum (Brescello) e Brixia (Brescia). L'origine del curioso toponimo appare non del tutto certa ma probabilmente potrebbe derivare dalla distanza in miglia dal centro di Reggio, il sesto miglio, oppure da sessum, che significa sedimento, legato all'alveo del torrente Crostolo che scorre verso ovest.

Certo è che si ha una prima menzione della località e della sua cappella in un documento del 980. La “Siso curtis” e nominata ancora in documenti del 1046, del 1063 e nella bolla dell'antipapa Clemente del 1092. La frazione ha dato il nome a una delle più importanti e antiche famiglie nobiliari reggiane, i Sessi o Da Sesso, feudatari di Sesso di origine longobarda: tuttavia, da metà del '400, Sesso divenne comune autonomo, successivamente unito a quello di Reggio. Ai Sessi è attribuito il torrione o torrazzo collocato lungo la ex strada statale per Cadelbosco, che potrebbe appartenere al castello di Sesso, che la famiglia possedeva in questa località, oggi non più esistente. La chiesa parrocchiale, dedicata a Maria Assunta e soggetta alla pieve di Modolena e al monastero di San Tommaso, è menzionata nel diploma di Federico I (1072). La primitiva cappella fu ricostruita nella seconda metà XV secolo e l'attuale chiesa nei primi anni del 1700, su progetto dell'architetto Gian Maria Ferraroni. La torre campanaria, celebre in tutta la provincia e pendente, risale al 1740.

Neoclassico è anche il famoso Arco Tesauri, antico ingresso trionfale alla chiesa e dimora del campanaro. Sesso ha mantenuto negli anni una propria autonomia e una vivace vita comunitaria come molte altre “ville” reggiane. La villa è la più grande del comune per estensione territoriale: di forte tradizione contadina, vantava diversi mulini e caseifici (poi diventati latterie sociali), una cantina sociale e una fiera centenaria, un tempo fiera agricola con tanto di mostra bestiame e oggi trasformata nella fiera della frazione, con giochi, mostra dell'artigianato, attrazioni varie, assieme all'altra più “religiosa” sagra dell'Assunta. Nel 1907 a Sesso, come in altre località del forese, sorse la prima cooperativa di consumo (costituita 9 anni prima) e pochi anni dopo addirittura un cinema, attivo sino a una trentina di anni fa. In quello stesso anni i cattolici costituirono il Monte Frumentario Cattolico, il cui stabile ancor oggi è identificato come “La Cattolica”. Durante il fascismo le coop vennero “fascistizzate” e anche quella di Sesso subì lo stesso destino. Nel frattempo nel 1925 era stata inaugurata la ferrovia Reggio-Boretto che attraversava il territorio della villa dividendo il nucleo storico da quello parrocchiale: Sesso, riuscì a dotarsi di una fermata ferroviaria munita addirittura di un magazzino merci.

La ferrovia fu poi soppressa trent'anni più tardi. Altissimo fu il sacrificio che la comunità sessese diede alla Guerra di Liberazione 1943-1945: fra i tanti caduti sono memoria comune di fratelli Manfredi e i Miselli, abitanti in loco. Il dopoguerra fu caratterizzato dalla passione politica e da un forte impegno civile da parte degli abitanti. Anche qui, tuttavia, era forte la contrapposizione fra i laici (comunisti e socialisti) e i cattolici. Ciononostante i momenti di vita comunitaria non mancarono di svolgersi copiosamente (sagre, feste dell'unità) e spesso lo sport (ciclismo, calcio) contribuì a unificare le due “fazioni”. Nel 1959 fu costruita l'autostrada del Sole, che separò il centro della villa dalla parte più a sud del suo territorio. Con il boom economico emersero importanti eccellenze locali (in particolare le industrie meccaniche e la cooperativa falegnami), e nel decennio successivo si consolidò la zona produttiva del Villaggio Crostolo, dove già sorgeva una cremeria. L'attivismo degli abitanti della villa portò a costituire in loco un consiglio di quartiere, e a realizzare sino alla fine del secolo scorso importanti servizi alla persona, quali il centro sportivo, un centro diurno per anziani (oggi chiuso), due comunità per i più bisognosi quali la Cava e l'Odoardina e ben tre scuole dell'infanzia.

Fra queste, al Botteghino, fu “municipalizzata” la scuola “laica” costituita nel dopoguerra dall'U.D.I, mentre dal canto suo la parrocchia fece statalizzare l'asilo parrocchiale San Domenico Savio. L'imprenditore vinicolo Gianni Iotti, come lascito alla comunità, negli anni 2010 regalò la terza scuola dell'infanzia a lui intitolata. Il 15 gennaio 1984 il presidente della Repubblica Sandro Pertini, in visita a Reggio, si recò a Sesso per rendere omaggio al Monumento ai Caduti. Di recente l'abitato ha subito una forte crescita urbanistica e demografica, un po' assopita negli ultimi anni a causa della crisi economica. Negli ultimi dieci anni sono state realizzate importanti fra le quali la linea ferroviaria ad Alta Velocità, la variante di Sesso, l'ampliamento della scuola elementare e la pista ciclabile che collega la frazione alla città.


Bibliografia:

  1. G. Tiraboschi, Dizionario topografico storico degli stati estensi, XVIII sec.
  2. W. Baricchi, Insediamento storico e beni culturali del Comune di Reggio Emilia, Reggio Emilia 1985
  3. A. Catellani, Oltre le ferrovie… Villa Sesso tra passato e presente, Edizione Centro sportivo Sesso, Reggio Emilia 2001
  4. AA.VV., Piano dei Servizi, Comune di Reggio Emilia 2007-2009