Anello di Marmirolo
Sentiero CAI - 610 D Lunghezza 2,2 Km
Caratteristiche
- Partenza e arrivo: Chiesa di San Biagio V. e M. in Marmirolo (55,7 m s.l.m.)
- Collegamenti: Sentiero 610 Reggio E.-Rubiera
- Lunghezza 2,2 Km
- Durata: 45’
L’anello rappresenta una variante del sentiero CAI 610 Reggio E.-Rubiera e misura 2,2 km. Abbraccia l’abitato di Marmirolo affiancando canali di bonifica quali la fossetta Preti e il cavo Dogaro e sfiorando i punti di interesse che identificano la storia della “villa” (frazione). Si parte dalla chiesa parrocchiale di San Biagio, centro geografico della villa, citata per la prima volta nel 1190 e inizialmente dedicata anche a Santa Margherita: l’attuale edificio risale tuttavia al XVIII secolo. Da sempre principale polo attrattivo di Marmirolo, la parrocchia è sede di una ultracentenaria banda musicale, di una piccola scuola dell’infanzia statalizzata negli anni ’70 e di un rinomato torneo di dodgeball, disciplina sportiva derivata dalla “palla prigioniera”.
Il circuito tocca poi diversi luoghi significativi fra cui: i resti dell’antico caseificio degli Orfani divenuto poi premiata latteria sociale, che testimonia l’esistenza nel passato di numerose prebende appartenenti ad enti assistenziali; l’ex casa colonica di via della Pace 5, in cui nel 1774 pernottò San Benedetto Giuseppe Labre, “vagabondo di Dio” e protettore dei senzatetto; l’Oasi comunale WWF, area protetta realizzata sull’ex cava di quella che fu la fornace da laterizi della famiglia Romani, che ancora negli anni ’80 vedeva svettare al centro di essa un’altissima ciminiera. Il nome Marmirolo ha origine probabilmente dal toponimo “Marmoriolus” che in latino significa “pietra cotta” o “laterizio” che, quindi, starebbe a indicare il materiale da costruzione dei numerosi manufatti che varcavano i non pochi corsi d’acqua della zona. La corte fortificata di Marmirolo, comprendente oltre alla chiesa anche un castello oggi scomparso, appare già in una carta del 945 e risulta fra i beni donati da Bonifacio di Canossa alla chiesa di Reggio. Libero comune sin dal 1315, nel 1815 fu definitivamente assogettato al comune di Reggio. La parrocchia, sebbene per secoli dipendente dalla pieve di Bagno, fu elevata a prevostura nel 1844. Del territorio di Villa Marmirolo fino al 1935 faceva parte anche la vicina Castellazzo, poi divenuta villa e comunità parrocchiale indipendente.
Punti di interesse
- La banda ultracentenaria di Santa Cecilia
- “Dodgeball”, anni indimenticabili
- Dalla fornace all’ecosistema