Sono 23 - associazioni, sindacati, cooperative, istituti scolastici – i soggetti che insieme con il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore a Legalità e Coesione sociale Nicola Tria, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la promozione del Piano strategico Zona stazione 2020-2023, impegnandosi a realizzare co-progettazione, coinvolgimento attivo di residenti e realtà operanti sul territorio, condivisione del metodo di lavoro e delle scelte.

Il Protocollo ha previsto la costituzione di una “cabina di regia” e l’istituzione di quattro tavoli di lavoro, composti da rappresentanti dei soggetti aderenti all’accordo, su aree tematiche che riguardano le potenzialità da sviluppare e criticità da risolvere nel quartiere.

Associazioni ed enti in campo

Ad oggi le realtà, presenti nel quartiere, firmatarie del Protocollo d’intesa sono: Associazione Acc.qua – Accademia di quartiere, Associazione nazionale Oltre le frontiere (Anolf), Associazione nazionale Tutte età per la solidarietà (Anteas), Cooperativa Centro sociale Papa Giovanni XXIII, Associazione Avvocati di strada, Centro di solidarietà di Reggio Emilia (Ceis), sindacati Cgil, Cisl e Uil, Cooperativa di comunità impossibile, Cooperativa la Quercia, cooperativa L’Ovile, Parrocchia San Francesco da Paola, Università delle Tre età (Unitre), Fondazione Mondinsieme, Sindacato inquilini Casa e territorio (Sicet), Sindacato unitario Inquilini e assegnatari (Sunia), Unione nazionale Inquilini ambiente e territorio (Uniat), cooperativa sociale Koinè, scuola dell’Infanzia Elisa Lari, Federazione nazionale pensionati (Fnp) di Cisl, Sindacato nazionale pensionati (Spi) di Cgil e Uil pensionati(Uilp), Movimento cristiano lavoratori Reggio Emilia.

Partecipazione e responsabilità collettiva

Il coinvolgimento dei cittadini residenti e delle numerose realtà che operano nel quartiere è fondamentale, in un’ottica di stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, volta ad estendere sempre più l’“effetto comunità”, la convivenza civile e quindi la sicurezza urbana a questa parte importante di Reggio Emilia.

Il Protocollo ribadisce infatti la necessità di partecipazione e responsabilizzazione dei residenti, con conseguente impegno condiviso a realizzare il coinvolgimento delle persone che abitano il quartiere in relazione alle decisioni di rilievo, eventualmente anche attraverso assemblee pubbliche.

Aree di intervento

Il Protocollo persegue lo scopo di elaborare un programma di interventi focalizzati in particolare su alcuni specifici ambiti di azione:

  • Politiche abitative;
  • Sicurezza e coesione sociale;
  • Politiche per il sostegno al commercio;
  • Mobilità;
  • Rafforzamento dei presidi socio-sanitari;
  • Rafforzamento della rete di attività di carattere culturale, artistico e creativo
  • Programmazione di eventi pubblici.

In questo quadro, la “cabina di regia” ha il compito di svolgere attività di impulso e di coordinamento dei lavori dei tavoli tematici e di verifica e informazione dell’attuazione del piano stesso.

Fanno parte della cabina di regia l’assessore alla Coesione sociale e Legalità Nicola Tria e i delegati di sette associazioni indicate dallo stesso protocollo e designati in seno alla riunione plenaria dei soggetti firmatari: Cgil, Cisl, Uil, cooperativa Impossibile, Acc.qua, Scuola Elisa Lari, Fondazione Mondinsieme e Ceis.

Tavoli tematici

Il percorso di lavoro per la definizione del Piano strategico Zona stazione 2020-2023 è articolato in quattro tavoli tematici dedicati a Commercio e mobilità, Politiche abitative, Coesione sociale, Educazione e cultura convocati e coordinati dall’assessore alla Coesione sociale del Comune Nicola Tria. Ogni tavolo, composto da cittadini residenti e dai rappresentanti delle associazioni firmatarie, ha due coordinatori con funzione di indagare le tematiche di loro competenza, raccogliere pareri ed opinioni, confrontare suggerimenti, selezionare quesiti e proposte, promuovendo così l’istruttoria che faciliterà i lavori del tavolo.

Documenti allegati