Sono giunti a compimento gli importanti interventi di restauro e riqualificazione funzionale che hanno riguardato l’antico palazzo San Giorgio, sede della Biblioteca municipale Panizzi.

Sabato 31 ottobre 2021 il sindaco Luca Vecchi, l’assessore alla Cultura Annalisa Rabitti, il direttore della Biblioteca Giordano Gasparini e il responsabile di sede Alberto Ferraboschi hanno visitato l’edificio e i suoi spazi restituiti alla città, come una ‘piazza’ della cultura aperta alle persone.

Dopo i nuovi allestimenti, collocati nell’ala settentrionale e occidentale del palazzo, aperti al pubblico durante l’estate, è stata la volta delle ultime due importanti sale coinvolte nel progetto: la Loggia Ferraroni, nuova sede della Sala Giornali e Riviste, e la Sala degli Artisti che accoglie la sezione di materiale librario dedicata all’arte e diventa punto di incontro e sede di eventi.

Gli interventi, realizzati con un investimento complessivo di 470.000 euro da parte del Comune, testimoniano l’impegno dell’Amministrazione comunale per una delle sue istituzioni fondamentali, che può ora arricchire ulteriormente la proposta culturale in una sede sempre più accogliente, moderna e riportata a una originale qualità architettonica.

Hanno detto

“Oggi, in una fase di nuovo assai incerta e dolorosa per l’umanità a causa della pandemia, compiamo un gesto di speranza. Poiché, dopo un lavoro complesso e attento al restauro, al ripristino, all’accessibilità universale, alla contemporaneità e alla bellezza, restituiamo a tutti un luogo di cultura fondamentale per la vita e a crescita personale e collettiva, quale è la nostra prestigiosa e amata Biblioteca Panizzi. Cultura è speranza. Cultura restituita a tutti, è una speranza addirittura doppia, perché diviene patrimonio della comunità”, ha detto il sindaco Luca Vecchi.
“Ognuno di questi spazi restaurati e riqualificati – ha aggiunto il sindaco - a cominciare dalla bellissima Loggia Ferraroni e dalla innovativa Sala degli Artisti, ed ogni libro, dvd o connessione informatica è e continuerà ad essere uno strumento culturale di approfondimento e di apertura, verso se stessi e verso il mondo, uno strumento di speranza quando si trova e continuerà a trovarsi nelle mani e nella mente di una persona. Credo se ne siano rese conto le 329.198 persone che hanno visitato questo edificio nel 2019. Ringrazio il direttore Giordano Gasparini, il responsabile di sede Alberto Ferraboschi e tutti coloro che hanno progettato e realizzato questa riqualificazione, oltre a tutti coloro, operatori culturali e pubblico, che ogni giorno permettono alla ‘Panizzi’ di aprire le sue porte, di vivere e offrire il sapere che custodisce”.
“La nostra Biblioteca ora è molto più di una biblioteca, è un luogo per tutte e tutti, pensato mettendo al centro le persone – ha detto l’assessore a Cultura e Pari opportunità Annalisa Rabitti - Grazie alla consulenza del Centro regionale d’informazione sul benessere ambientale (Criba), ora è accessibile e accogliente: l’ingresso è dotato di una nuova porta automatica, gli spazi ed i percorsi ampi, luminosi e senza ostacoli; i bagni sono nuovi e a loro volta accessibili alle persone con disabilità. Troverete anche una zona studiata e creata a misura di bambino, con sanitari, lavabo e porte di misure ridotte, un fasciatoio e una postazione allattamento.
L’intervento architettonico non è il primo sforzo fatto dalla Biblioteca Panizzi per garantire la massima fruibilità e accessibilità di spazi e servizi in collaborazione con Reggio Emilia Città senza barriere: il patrimonio della biblioteca ha visto negli anni un incremento dei materiali dedicati agli utenti con disabilità sensoriali o difficoltà d’apprendimento; basti pensare alla sezione ‘Leggo chiaro’, dotata di libri a lettura facilitata per bambini e ragazzi dislessici e pubblicazioni in Comunicazione aumentativa e alternativa (Caa), alle collane di narrativa per gli adulti ipovedenti o non vedenti, ai testi a grandi caratteri e audiolibri provvisti di indicazioni in braille”.

La loggia Ferraroni: una nuova sala giornali e riviste

L’ala sud di palazzo San Giorgio è l’ultima del grande edificio, in origine casa e collegio dei Gesuiti, ad essere stata realizzata. E’ costituita dalla settecentesca Loggia Ferraroni - dal nome dell’architetto Giovan Maria Ferraroni, che la progettò e realizzò fra il 1717 e il 1719 – e fu ideata per dare “grande ornamento al Cortile Nobile”. La Loggia, che nel 1978 fu destinata ad ospitare la nuova sezione di pubblica lettura a scaffali aperti, torna al suo antico splendore dopo il restauro e acquisisce la nuova funzione di emeroteca, Sala Quotidiani e Riviste.

Loggia Ferraroni recupera le proprie caratteristiche originali, dopo una serie di delicati e complessi interventi di restauro, riqualificazione ed eliminazione di incongruità stratificatesi nel tempo: l’eliminazione delle addizioni murarie di tamponamento verso il cortile interno e la demolizione della scala a due rampe gemelle di collegamento allo scalone sud-ovest; il recupero della sua una limpida prospettiva data dalla ricostituzione, senza soluzione di continuità, dei 37 metri di galleria distribuiti su otto campate e la sostituzione delle pareti di tamponamento con elementi vetrati.

Questo ha dato forma ad un ambiente luminoso, fruibile a 360° e in dialogo con il cortile principale, cuore del palazzo, trasformando l’antica galleria in uno dei luoghi più suggestivi della Panizzi.

In un’epoca in cui la fruizione delle biblioteche passa sempre di più dal molteplice utilizzo degli spazi da parte della cittadinanza, la Panizzi rivendica l’importanza del nuovo ambiente, attribuendogli una nuova destinazione d’uso: abbandonata la vecchia funzione di galleria di transito e collocazione libraria a scaffale aperto, trova spazio nella luminosa loggia una Sala Riviste moderna, informale, accogliente e connessa con il resto della Biblioteca. Una veste attuale per un servizio ripensato anche grazie al completo rinnovamento degli arredi: postazioni di lettura collocate verso la fonte di luce naturale proveniente dal cortile, tavoli e sedie alternati a salotti informali, nuove unità per accogliere le riviste (corredate da un annesso spazio con la funzione di archivio dell’annata in corso), scaffalature posizionate lungo la parete meridionale ed elementi ortogonali di altezza contenuta per consentire la lettura della Loggia nella sua interezza.

Rinnovata nell’aspetto e nella funzione, la Loggia riconquista un ruolo degno della sua storia.

La rinnovata sala degli artisti

Moderna e multifunzionale, la nuova Sala degli Artisti regala alla città un nuovo spazio di relazione e incontro, come una piazza coperta: oggi la settecentesca sala, nata per accogliere la gesuitica Congregazione degli Artisti e utilizzata dagli anni Novanta come emeroteca, raccoglie una nuova sfida al passo con i tempi e svela la sua nuova funzione di punto di contatto all’interno della Biblioteca. L’intervento di restyling consegna uno spazio attivo e creativo affiancando alla proposta di isole tematiche con materiale librario disponibile per il prestito e la consultazione - il tema non poteva essere che l’arte - a spazi di sosta per la lettura, momenti di socialità ed eventi (quando ciò sarà possibile, dopo la pandemia). Nella nuova sala non ci si limita a visionare e consultare le opere, ma ci si incontra come in una piazza coperta: non è un caso se le tradizionali sedute singole hanno lasciato il posto a funzionali e informali gradinate.

Giocando con moderni elementi d’arredo e con un design contemporaneo, il progetto di riconfigurazione dà forma ad un ambiente riconoscibile e caratterizzato nella nuova funzione. La Sala degli Artisti può trasformarsi in una location per eventi culturali, incontri, spettacoli, con 80 nuove sedute per il pubblico, che vanno a sommarsi ai 115 posti delle tradizionali sale della Biblioteca utilizzate per gli eventi.

Studiati per adeguarsi alla funzione di sala polivalente, i nuovi elementi di arredo consentono, d’altro canto, una fruizione maggiormente legata all’attività di consultazione: scaffalature adatte alla composizione di sezioni tematiche danno maggiore visibilità a porzioni scelte di materiale librario, consultabili in comodi spazi di lettura.

L’intervento interpreta così le nuove finalità di un servizio in continua evoluzione come quello bibliotecario e culturale.

La prima fase di interventi realizzati

La scorsa estate era terminata la prima fase di interventi, che aveva restituito alla città:

  • Il nuovo ingresso. L’ingresso principale al palazzo San Giorgio, da via Farini, ha un ruolo chiave nel dialogo con la cittadinanza e nella prima accoglienza. Ora è uno spazio rinnovato per essere più accessibile, con l’allestimento di una porta scorrevole che garantisca a tutti un facile accesso. L’ospitalità è rappresentata anche dai nuovi arredi per il bancone accoglienza, i desk di ricerca a catalogo e l’esposizione delle novità librarie e audiovisive. Lo spazio dialoga con gli altri ambienti della biblioteca: la presenza di un ballatoio di collegamento con la loggia Ferraroni e l’apertura di due ‘luci’ vetrate verso il cortile interno garantiscono una visuale e una percorrenza ampia, con la sensazione di un ambiente fluido e aperto.
  • La Sala Young Adults (piano terra). Importante e in continua crescita, il target dei giovani-adulti si qualifica sempre più quale fascia di utenza autonoma: da qui è nato, all’interno del progetto, un nuovo spazio dedicato ai giovani dai 14 ai 18 anni. Un’area pensata e strutturata per accogliere attività di studio e socializzazione e per collocare i materiali destinati a questa particolare e nuova utenza. E’ una nuova area, prima assente in Biblioteca, allestita nella sala al piano terra precedentemente occupata dalla sezione Dvd.
  • Il Primo piano. La possibilità di realizzare percorsi fluidi e di potenziare il collegamento tra le sale della Biblioteca ha caratterizzato anche gli interventi svolti al primo piano, in particolare nell’ala su via Malta: l’eliminazione delle pareti vetrate che dividevano la galleria settentrionale ha permesso di creare in un continuum ininterrotto un percorso ad anello, che ha reso fruibile l’intero piano senza interruzioni. Dalla completa apertura dell’ala su via Malta ha preso forma una nuova zona dedicata alla lettura.
  • Altri interventi. L’ampio restyling e la ridefinizione degli spazi restituisce una Biblioteca rinnovata anche nei percorsi e nella collocazione delle varie sezioni esistenti, ripensate sia per una migliore distribuzione del materiale, sia nel rispetto delle esigenze di una maggiore fruibilità.

La nuova dislocazione delle sedute è stata progettata per dare maggiore spazio ad una fruizione informale degli ambienti, con la collocazione di postazioni comode e salottini, e assicurare una corretta separazione tra l’utilizzo dei posti a sedere e l’accesso agli scaffali, trovando una soluzione alla precedente sovrapposizione nelle modalità d’uso degli ambienti.

Grazie ai nuovi arredi la Biblioteca Panizzi mette a disposizione complessivamente 364 posti a sedere, dei quali 210 riservati allo studio e collocati al primo piano, a cui si aggiungono i posti su prenotazione nella Sala Sol Lewitt e nella Sezione di Conservazione.

Nuove scaffalature, operazioni di tinteggiatura, il completo rinnovo dei servizi igienici sia al piano terra che al primo piano, la realizzazione di servizi igienici ad uso dei più piccoli e corredati da zone destinate all’allattamento, nuovi impianti di illuminazione, l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche per garantire adeguato accesso ai disabili completano l’intervento.