Area San Lazzaro
L'Area del San Lazzaro è oggetto di un organico e ampio processo di riqualificazione.
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Il complesso del San Lazzaro si estende, nella periferia sud est della città, su un'area di circa 390.000 mq, lungo la via Emilia verso Modena.
L'intero complesso si presenta come un grande parco, all'interno del quale sono dislocati edifici di varia tipologia ed epoca.
Attualmente il comparto ospita in parte proprietà dell'Azienda Sanitaria Locale, tra cui la sede amministrativa, i poliambulatori e alcune strutture sanitarie, ed in parte funzioni universitarie, nei padiglioni acquistati dalla Provincia di Reggio Emilia e ristrutturati per le Facoltà di Agraria, di Ingegneria e di Medicina. Nel padiglione Lombroso è ospitata, dal 2011, la sede del Museo di Storia della Psichiatria, mentre a febbraio 2015 è stato inaugurato lo studentato universitario ricavato in una parte della dismessa Villa Marchi.
Una parte degli edifici appartenenti al patrimonio storico dell’Ausl - di cui alcuni di notevole pregio artistico - rimangono invece ancora in attesa del reperimento delle risorse per il loro recupero.
Nell'ambito della riqualificazione dell'area del San Lazzaro, che si sviluppa nel rispetto di obiettivi di carattere conservativo volti al recupero degli edifici, del parco storico e degli spazi aperti dell'Area, sta sorgendo il Campus Universitario dell'Università di Modena e Reggio.
Il 21 febbraio 2015 è stato inaugurato lo studentato universitario ricavato in una parte della dismessa Villa Marchi, fabbricato a destinazione ospedaliera risalente al 1970 e dismesso dal 1997.
L’intervento, realizzato per rafforzare i servizi a disposizione dell’ateneo reggiano e quindi l’attrattività cittadina rispetto all’accoglienza di studenti e ricercatori, è stato possibile grazie un investimento di oltre quattro milioni di euro, finanziati per 830mila euro dal Comune di Reggio, per 1,7 milioni di euro dalla Regione Emilia Romagna e per i restanti 1,5 milioni dal Ministero dell’Università e della ricerca. La cifra comprende anche l’acquisto della proprietà per 45 anni da parte di ErGo – Azienda regionale per il diritto agli studi che gestisce la struttura. Nell’edificio trovano sede dieci appartamenti localizzati sui primi due livelli dell’ala ovest dello stabile e destinati ad un totale di 46 studenti.
Il ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) nel 2020 ha assegnato le risorse per il finanziato del secondo stralcio di lavori, che portarà al completamento della riqualificazione del padiglione Vittorio Marchi quale Studentato del Campus universitario di San Lazzaro, sede quest’ultima che si configura quale polo degli insegnamenti scientifici (Ingegneria, Agraria, Professioni sanitarie-Scienze infermieristiche e ostetriche, Laboratori).
La somma assegnata a finanziamento del progetto da parte del Ministero è pari a 5.896.000 euro, su un valore complessivo del secondo stralcio pari a 8.883.000 euro.
Le altre somme più rilevanti, a completa copertura dell’investimento, sono erogate in co-finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna per un valore di 2.317.000 euro e dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore) per 500.000 euro: tali enti, insieme a Ergo e Campus srl, sono impegnati nell’intervento, promosso dal Comune di Reggio Emilia.
L’operazione si realizza nell’ambito dell’Accordo di programma sottoscritto dal Comune e da Unimore nel 2016, che indica fra i principali obiettivi il reperimento delle risorse e il completamento dello Studentato di San Lazzaro, e grazie a un Accordo specifico tra Comune, Regione, Ergo e Campus srl per la realizzazione dell’opera.
La soluzione proposta nel progetto del secondo stralcio mira all’attivazione di una serie di servizi di primaria importanza per l’Università a Reggio Emilia, per la vivibilità del Campus e del quartiere in cui è inserito.
E’ prevista infatti la realizzazione di ulteriori 75 posti letto, distribuiti come segue: 23 camere a tipologia alberghiera (695 metri quadrarti): 43 posti letto di cui 40 in camera doppia e 3 in camera singola; 12 minialloggi (485 metri quadrati): 17 posti letto di cui 10 in alloggio per due persone e 7 in alloggio per una persona; 3 alloggi a nuclei integrati (376 metri quadrati): 15 posti letto.
Quattro residenze saranno attrezzate per ospitare persone con disabilità fisiche o sensoriali; l’offerta abitativa per i disabili è differenziata (1 posto letto in alloggio a nuclei integrati 29 insieme ad altri studenti, 3 posti letto in minialloggio singolo).
Ai nuovi alloggi verranno affiancati locali comuni destinati agli studenti ospitati nella struttura residenziale: cucine collettive, sala video/musica/giochi, sala studio, locali lavanderia/stireria, depositi per biancheria e prodotti di pulizia, magazzino, guardaroba per deposito bagagli, locali tecnici e un nuovo deposito bici che si aggiunge al deposito biciclette interrato realizzato nel primo stralcio.
E' prevista anche la realizzazione di spazi pensati anche per altri frequentatori del Campus universitario, come un Auditorium da 214 posti per convegni e lezioni, Previsto anche uno spazio reception presidiato da un portiere.
Nell'area esterna sono inoltre previsti spazi di parcheggio auto, moto e biciclette ed aree verdi attrezzate, oltre ad nuovo percorso pedonale nord-sud in continuità con il tracciato esistente localizzato fra il padiglione Lombroso e il De Sanctis, collegherà il vialetto sud del complesso San Lazzaro al nuovo parcheggio e alla Via Emilia lambendo l’area esterna del padiglione.
La progettazione si è largamente attenuta ai principi di salvaguardia e compatibilità ambientale e rispettando l’identità storica dell’ambito. Gli accessi al piano rialzato dell’immobile avvengono tramite la rampa sul lato sud, e tramite un nuovo sistema di scale e rampe sul fronte nord, entrambe rivestite con una pavimentazione in pietra per esterni, così come le aree rialzate antistanti il fabbricato che diverranno luoghi di socialità e aggregazione. L’area rialzata, pensata come luogo di sosta e aggregazione, sarà organizzata con sedute e vegetazione.
La riqualificazione di tale spazio è importante e strategica vista la presenza del prospiciente Padiglione Lombroso, uno degli edifici storici più interessanti del Campus e sede del Museo della Psichiatria.
Sul lato nord è invece previsto un nuovo porticato che introduce l’accesso alle attività legate al ristoro e allo studio. Lo stesso porticato darà accesso alla parte residenziale, il cui ingresso è però defilato rispetto a quelli delle attività più pubbliche.
Nella progettazione degli spazi interni, sono stati privilegiati materiali di rivestimento naturali, durevoli, facilmente lavabili. La scelta di materiali e componenti è stata realizzata al fine di perseguire i requisiti di massima manutenibilità, curabilità, sostituibilità. Sia gli interventi manutentivi sia le spese di gestione potranno pertanto essere ridotti al minimo, garantendo un effettivo risparmio economico nel lungo periodo ai proprietari dell’immobile. Negli spazi interni inoltre, si utilizzeranno rivestimenti resistenti e colorati sia per la parte dello studentato che per le parti distributive e comuni.
Uno degli obiettivi prioritari della progettazione è quello di perseguire il contenimento del fabbisogno energetico dell’edificio con soluzioni che limitino i consumi di energia. Oltre a cappotti, infissi e finiture isolanti, sono previsti pannelli fotovoltaici su tutta la falda del lato sud del tetto. Copertura analoga per il nuovo auditorium, all’interno della corte del fabbricato.
Sono state previste soluzioni architettoniche mirate al superamento delle barriere architettoniche per facilitare gli utenti con disabilità fisiche o sensoriali.
Quattro residenze sono infatti state attrezzate per persone con disabilità. Gli alloggi sono dotati di idonei servizi igienici e cucine attrezzate. Un impianto allarme-bagni sarà previsto nei locali per i servizi igienici.
Una quota parte di posti auto nel parcheggio antistante il fabbricato è stata riservata a persone con disabilità: per maggiore funzionalità, gli stalli riservati saranno localizzati in prossimità degli accessi al fabbricato.
Per i percorsi dell’area esterna saranno previsti materiali compatibili all’utilizzo di utenti in condizioni di disabilità fisiche. Per permettere ai disabili l’accesso al piano rialzato del fabbricato - dove sono localizzati i collegamenti verticali, la reception e le attività pubbliche destinate agli utenti del Campus (auditorium, punto ristoro, sala studio e palestra) - sono state recuperate le due rampe esistenti sui lati nord e sud del fabbricato.
Il fabbricato sarà dotato di due ascensori: uno già esistente a servizio del primo stralcio e l’altro che verrà ripristinato per collegare i piani superiori dello studentato e i locali di servizio del piano seminterrato.
Sarà inoltre installata una piattaforma elevatrice a servizio del piano relatori dell’auditorium.
Reggio Emilia continua così a sostenere l'Università e la ricerca, favorendo la residenzialità degli studenti fuori sede e l'ampliamento delle dotazioni dell'intero comparto.