Con chi - gli attori del PUG
Il percorso di formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), inteso come processo condiviso fin dalla fase di conoscenza ed indagine dello stato di fatto, prevede una modalità di lavoro che intercetta diversi livelli istituzionali di collaborazione e partecipazione.
Fattore sostanziale del processo inclusivo di pianificazione è il coinvolgimento di tutta la macchina tecnico-amministrativa comunale con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro esteso a tutte le strutture interne dell’organizzazione comunale, dichiarando ex ante gli obiettivi: messa in comune dei dati e delle informazioni; costruzione condivisa delle strategie mediante l’esercizio del principio di sussidiarietà interno; scrittura ed elaborazione tecnica integrata sia dell’apparato documentale che regolativo; partecipazione attiva.
La nuova Legge, all’art. 56, prevede la costituzione di un’apposita struttura denominata Ufficio di Piano (UdP) con funzioni di pianificazione urbanistica, tra cui: la predisposizione del PUG, degli accordi operativi, dei piani attuativi di iniziativa pubblica, il supporto alla negoziazione con i privati, e di coordinamento con le altre Amministrazioni ed Enti.
La competenza del pianificatore non è più limitata però alla sola conoscenza tecnica in materia urbanistica, ma deve integrarsi con tutta una serie di specializzazioni che aiutano a valutare il grado di coerenza e di variabilità dei processi di trasformazione di una comunità.
Tra le figure strutturali dell’UdP, vi è il Garante della comunicazione e partecipazione, che ha il compito di garantire la partecipazione dei cittadini al procedimento di formazione del PUG.
L’Ufficio di Piano (UdP) sarà costituito da un gruppo di lavoro interno e intersettoriale, immediatamente e pienamente operativo, composto in prevalenza dai funzionari esperti del Servizio Rigenerazione Urbana ed integrato con funzionari di altri Servizi del Comune di Reggio Emilia che assicurino il proprio apporto collaborativo alle attività per gli aspetti di competenza, tra cui: funzioni economico-finanziarie; sociali; demografiche; comunicazione e partecipazione (allegato A).
Per le politiche più specifiche saranno attivate collaborazioni infrasettoriali che assicureranno il presidio complessivo degli indirizzi e azioni del PUG tra cui:
- Area Competitività, innovazione sociale, territorio e beni comuni, in tema di Pianificazione strategica, programmazione e gestione delle opere pubbliche;
- Servizio Pianificazione Programmazione e Controllo, per l’allineamento del PUG al Documento Unico di Programmazione e al sistema degli indicatori territoriali di monitoraggio;
- Servizio Mobilità, Ambiente e Progetti Speciali, per l’assunzione delle politiche e azioni del PUMS all’interno del PUG e per la condivisione delle politiche e azioni ambientali e di adattamento ai cambiamenti climatici;
- Servizio Programmazione del Sistema di Welfare e Servizi Sociali e Intercultura, per la pianificazione dei Servizi Sociali e dei fabbisogni per la redazione della Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico ambientale;
- Servizio Gestione e Sviluppo delle tecnologie e dei sistemi informativi, per la strutturazione del Quadro Conoscitivo e del PUG aggiornabile e monitorabile, congiuntamente alla definizione di un Sistema Informativo Territoriale per il governo del territorio;
- Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia e Servizio Officina Educativa, per la pianificazione dei Servizi scolastici e dei fabbisogni per la redazione della Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico Ambientale;
- Politiche per la valorizzazione commerciale e l’Incoming e Servizio Sportello Attività Produttive ed ediliza in tema di pianificazione commerciale, valorizzazione e promozione turistica della città;
- Social Housing, in tema di pianificazione dell’offerta abitativa e della qualità abitativa di edilizia residenziale sociale con particolare attenzione al tema degli alloggi sfitti e dei comparti pubblici da riqualificare;
- Legalità, per l’implementazione delle azioni di contrasto all’infiltrazione mafiosa all’interno dei processi di pianificazione e gestione del territorio e individuazione di specifiche azioni d’ambito che aumentino il senso di sicurezza e inclusione sociale;
- Città senza barriere, in tema di normativa incentivante per la progettazione di una città senza barriere e lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione con gli Ordini professionali, anche avvalendosi di collaborazioni con il CRIBA, per costruire una nuova cultura del progettare partendo dal “Manifesto del Diritto alla Bellezza” per una città senza barriere e inclusiva.
L’elaborazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) prevede l’attivazione di diverse forme di cooperazione istituzionale tra Enti titolari di funzioni di governo del territorio, secondo criteri di competenza e fattiva collaborazione.
Comuni di cintura e Provincia di Reggio Emilia
Il percorso di formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) deve proseguire il lavoro di condivisione con le altre Amministrazioni Pubbliche titolari di funzioni di governo del territorio, già avviato nelle precedenti fasi pianificatorie.
Il PUG dovrà essere in grado di affrontare problematiche e potenzialità dell’ambito in una logica di area vasta, per offrire prospettive di sviluppo efficienti e condivise, ricercando alleanze, sinergie e integrazioni fra le differenti politiche strategiche in atto.
Si intende pertanto avviare un confronto strutturato tra il Comune di Reggio Emilia, la Provincia di Reggio Emilia e i comuni di cintura ovvero: Albinea, Quattro Castella, Rubiera, Correggio, San Martino in Rio, Bibbiano, Cavriago, Montecchio, Sant’Ilario, Campegine, Cadelbosco di Sopra, Bagnolo in Piano, Casalgrande, Scandiano. Confronto che consentirà di elaborare una strategia di programmazione in merito a quelle politiche ed azioni che travalicano i confini comunali ed hanno la necessità di essere condivise, ai fini di una loro reale efficacia, su scale di riferimento territoriali.
La formazione del PUG avviene, inoltre, in stretta concomitanza con la messa a punto degli strumenti di pianificazione sovraordinata. La Legge regionale impone infatti alle Province, con i medesimi limiti temporali, la redazione di Piani Territoriali di Area Vasta (PTAV).
Il PUG dovrà dunque essere predisposto in stretta collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia per quanto attiene agli elementi di competenza del PTAV e sui quali il PUG potrà contribuire in termini di analisi e proposte da recepire all’interno della propria pianificazione.
Emilia Occidentale: Modena, Reggio, Parma e Piacenza
L’ambito territoriale rappresentato dai Comuni di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, rappresenta una città-sistema, ovvero una coalizione di città e territori con una forte omogeneità degli assetti insediativi, economici, sociali, ambientali ed è caratterizzato da una rete di infrastrutture ed iniziative che determinano una elevata relazione al suo interno.
L'omogeneità territoriale dei quattro Comuni, costituisce una importante opportunità per la costruzione di una visione condivisa e la definizione di un sistema integrato di politiche e azioni in grado di accrescerne la competitività e qualità della vita, avendo come priorità la lotta ai cambiamenti climatici, la coesione sociale e la valorizzazione delle eccellenze.
Per rispondere alle sfide attuali poste dai cambiamenti climatici, dall’economia, dalle complesse dinamiche sociali e demografiche è dunque necessario delineare un quadro di analisi condiviso del territorio, dei limiti e condizioni per il suo sviluppo sostenibile, in una logica di area vasta.
A tal fine, si è intrapreso, attraverso un protocollo di collaborazione, un percorso di condivisione dei quadri conoscitivi dei quattro Comuni con l’obiettivo di definire strategie ed azioni coordinate in merito a:
- contrasto ai cambiamenti climatici;
- rigenerazione urbana e competitività territoriale;
- mobilità sostenibile.
Regione Emilia Romagna
La nuova Legge Regionale L.R. n.24/2017, per coordinare le funzioni di partecipazione dell’Ente sovraordinato alle determinazioni di approvazione degli strumenti di pianificazione, individua l’organo del Comitato Urbanistico (CU), di cui fanno parte il Comune, la Provincia e la Regione.
Per favorire la concertazione e la condivisione delle scelte strutturali si ritiene fondamentale avviare, fin dalle prime fasi di predisposizione del Piano Urbanistico Generale (PUG), un tavolo di confronto con la Regione Emilia Romagna in modo da verificare e condividere metodologie, indirizzi e strategie in coerenza sistemica con il quadro delle strategie e delle scelte di pianificazione regionali, in un processo continuo di integrazione e scambio di conoscenze, finalizzato ad una governance unitaria del sistema territoriale locale.
Durante l’intera fase di elaborazione ed approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), l’Amministrazione proseguirà il processo di confronto e condivisione delle scelte effettuate in materia di pianificazione urbanistica, già avviato nell’ultimo quinquennio, attraverso l’attivazione di tre distinti gruppi di lavoro permanenti:
- tavolo delle professioni composto dai rappresentanti degli ordini e collegi professionali;
- associazioni di categoria;
- associazioni del mondo agricolo.
Questa modalità di lavoro estremamente diretta, partecipata e condivisa, in grado di valorizzare le competenze di ciascun componente, proseguirà attraverso la convocazione periodica dei gruppi di lavoro sopraccitati, nonché convegni e commissioni specifiche con l’obiettivo di allargare ad una platea ancora più numerosa il confronto sulle scelte da intraprendere.
Il percorso di formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), inteso come processo condiviso fin dalla fase di conoscenza ed indagine dello stato di fatto, prevede una modalità di lavoro che intercetta diversi livelli istituzionali di collaborazione e partecipazione.
A tal fine sono stati contattati e formalmente invitati ad un tavolo di lavoro condiviso i seguenti Enti:
- Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e AIPO Agenzia interregionale per il fiume PO, per individuare l’assetto idrogeologico del territorio e le condizioni di equilibrio e funzionalità anche attraverso il contenimento dell’impermeabilizzazione dei suoli e la dotazione di spazi idonei alla ritenzione e al trattamento delle acque meteoriche, al loro riuso o rilascio in falda o nella rete idrica superficiale;
- Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area affluenti Po, per verificare congiuntamente l’analisi della condizione limite per l’emergenza (CLE) e la microzonazione sismica del territorio, nonché individuare specifici indirizzi e prescrizioni per le parti del territorio che risultano maggiormente esposte a pericolosità sismica, in conformità all’atto di coordinamento tecnico regionale;
- ARPA Emilia Romagna e AUSL Reggio Emilia, per individuare azioni finalizzate a preservare e migliorare le caratteristiche meteoclimatiche locali, ai fini della riduzione della concentrazione di inquinanti in atmosfera e di una migliore termoregolazione degli insediamenti urbani; migliorare il clima acustico del territorio urbano e preservarlo dall'inquinamento elettromagnetico, prioritariamente attraverso una razionale distribuzione delle funzioni ed una idonea localizzazione delle attività rumorose e delle sorgenti elettromagnetiche ovvero dei recettori particolarmente sensibili;
- Ireti Spa, per individuare lo stato delle reti tecnologiche in termini di criticità e nuove esigenze, in un’ottica di qualificazione, potenziamento e gestione integrata dei servizi.