Violenza sulle donne: dati e iniziative 2020
Argomenti
La situazione locale
Il Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne, oltre al Comune di Reggia Emilia che ne ha il coordinamento, è composto dall’associazione Nondasola che gestisce il Centro Antiviolenza- Casa delle Donne, Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Forum donne giuriste, Provincia, Consigliera di Parità provinciale.
Comune di Reggio Emilia - Poli territoriali dei Servizi Sociali
Nel corso del 2019, sono state 207 le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali del Comune di Reggio Emilia - a fronte delle 168 donne del 2018 – ed hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo. Di queste il 95% ha dichiarato che l'autore delle violenze è stato il partner (l’89% il partner attuale e il 6% il partner precedente); il restante 4% è opera di un familiare e solo l’1% è una persona non partner e non familiare. Si tratta in misura maggiore di donne con cittadinanza straniera (55%) e il restante 45% sono donne con cittadinanza italiana; le fasce di età prevalenti vanno dai 30 ai 49 anni, ma non mancano prese in carico significative di giovani donne tra i 18 e i 24 anni, e donne tra i 50-59 anni. La maggior parte delle donne ha figli minorenni. La violenza registrata con maggiore frequenza è quella fisica e, a seguire in percentuale minore ma non meno rilevante, la violenza di tipo psicologico; diverse storie raccontano anche di donne che hanno vissuto violenza economica e sessuale; quasi 173 delle donne ha vissuto violenze multiple, ossia più violenze insieme.
Le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali, in stessa misura, hanno preso precedentemente contatti con altri punti della Rete, soprattutto con Centro Antiviolenza, Pronto soccorso e Forze dell’Ordine. Dalle informazioni raccolte, la maggior parte delle donne non ha fatto denuncia. A questi dati si aggiunge, in termini di risorse economiche che il Comune di Reggio Emilia impegna sui centri antiviolenza e sulla Casa delle Donne, per un importo annuale di circa 190mila euro.
Procura della Repubblica
Nel corso dell’anno 2019 la procura ha registrato 254 casi per maltrattamenti contro familiari o conviventi (art. 572 del Codice penale), 62 per violenza sessuale (art. 609 bis) e 134 per atti persecutori (art. 612 bis). Tra le richieste del pubblico ministero si contano: 24 per custodia cautelare (8 per art. 572, 9 per art. 609 bis, 7 per art. 612 bis); 11 per arresti domiciliari (7 per art. 572, 2 per art. 609 bis, 2 per art. 612 bis); 3 condanne tramite patteggiamento (art. 572 in concomitanza con 609 bis).
Questura di Reggio Emilia
Nel 2019 sono 15 gli ammonimenti della Questura di Reggio Emilia.
Centro antiviolenza - Casa delle Donne - Associazione Nondasola
Nel corso dell’anno 2019 sono state 353 le donne accolte dal Centro antiviolenza - Casa delle Donne, gestita dall’associazione Nondasola, la maggior parte delle quali di cittadinanza italiana. La fascia di età prevalente è quella compresa tra i 40 e i 49 anni, ma sono un numero in crescita le giovani donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza. La maggior parte ha figli, minorenni, maggiorenni o entrambi. La maggioranza delle violenze subite sono di tipo psicologico e fisico ma sono numerose anche quelle di tipo economico e pressoché quasi tutte le donne raccontano di avere vissuto violenze multiple. La maggior parte delle donne non ha fatto denuncia. Per quanto riguarda l’autore che agisce violenza, nell’84% dei casi si tratta del partner, attuale o precedente (quindi convivente, fidanzato, coniuge o ex convivente, ex coniuge, ex fidanzato), in maggioranza di cittadinanza italiana e di fascia d’età prevalente compresa tra i 40 e i 49 anni. Non meno importante è il dato relativo al lavoro della Rete interistituzionale, che dimostra come le donne, che accedono al Centro antiviolenza, precedentemente si sono rivolte ad altri punti della Rete e in particolare alle Forze dell’ordine e ai Servizi sociali.
Pronto soccorso
Nel 2019 le donne vittime di violenza che si sono rivolte al Pronto soccorso di Reggio Emilia sono state 256. Di queste, 144 donne hanno dichiarato esplicitamente che la violenza si è consumata all’interno di una relazione d’intimità o di relazioni affettive (diverse sono agite da parte dei figli o da altri componenti della famiglia), ma è bene ricordare che sono numerose le donne che non se la sentono di svelarlo. Nella maggior parte dei casi la violenza è stata agita da partner o ex partner. In prevalenza sono donne che hanno tra i 30 e i 49 anni, ma risulta in aumento il numero di casi nella fascia 18-29 e non mancano storie di donne giovanissime, con meno di 18 anni, che hanno vissuto violenze all’interno di relazioni affettive o in famiglia, spesso da parte del padre. Le richieste di soccorso provengono perlopiù da donne italiane rispetto alle donne straniere e la quasi totalità ha subito violenze multiple.
Forum Donne giuriste
Nel 2019 sono stati presentati 16 ricorsi per Ordine di protezione (ex art. 342 bis): 8 presentati, 6 accolti, 1 respinto e 1 estinto.
I dati nazionali sulla violenza
I dati dell’ultima indagine Istat riportano un quadro sconcertante: il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila donne) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Ha subito violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l’essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volontà (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%). Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti).