Per l’anno 2020 viene assegnato il riconoscimento nel seguente ambito:

  • Ambito Impegno sociale, solidarietà, pace e diritti umani ( il premio viene conferito a donne che si impegnano e si distinguono per la pace e per il riconoscimento dei Diritti umani, in progetti di solidarietà) (over 40: Graziella Primoli Forte e Olga Riccò; under 40 Mariam Ouhiya)
  • Menzione speciale : Khadija Lamami ( ambito impegno sociale, solidarietà, pace e diritti umani over 40).

Biografie e motivazioni donne vincitrici

Graziella Primoli Forte ambito impegno sociale, solidarietà, pace e diritti umani over 40: nata nel 1938, ha dedicato la propria vita al servizio della comunità e dei più poveri. Ha da sempre svolto azioni di volontariato insieme alla sua famiglia, dalla mensa Caritas all’Armadio del povero per i detenuti. Nella sua attività più che cinquantennale, e che dura tutt’ora ha coinvolto diverse centinaia di giovani e adulti che hanno potuto avvicinarsi al sevizio, al volontariato , alle situazioni di povertà e disagio. Il marito Luciano Forte era segretario della Caritas reggiana. Quando ha compiuto 80 anni, ha chiesto in regalo una bicicletta per raggiungere più velocemente le persone che hanno bisogno.
Motivazione premio
Riconoscimento per aver dedicato la propria vita al servizio della comunità e dei più poveri. Per la sua amabilità e dedizione per l’altro e verso l’altro. Ha da sempre svolto servizi caritativi insieme alla sua famiglia, dalla mensa Caritas, all’armadio del povero per i carcerati mettendo sempre al centro non il solo aiuto materiale ma la relazione vera con l’altro che da sempre la spinge a compiere azioni di solidarietà totalmente gratuiti, senza mai cercare le luci della ribalta.

Olga Riccò ambito impegno sociale, solidarietà, pace e diritti umani over 40: nata nel 1935, cuoca delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, nel 1972 ha accolto a Reggio Emilia il figlio di Samora Machel, all’epoca leader del movimento di liberazione del Mozambico. A discapito della propria incolumità, accettò di aprire la sua casa e farla diventare un luogo di rifugio per molti combattenti della libertà del Mozambico, del Sudafrica e della Namibia. Nel corso degli anni è stata volontaria del Comitato nazionale di solidarietà con l’Africa Australe che aveva sede a Reggio Emilia e supportava tutte le attività di accoglienza e cura dei popoli africani.
Motivazione premio
riconoscimento per aver dato forma concreta e quotidiana alla solidarietà internazionale con abnegazione e volontà di accompagnare il territorio in nuove e innovative forme di cooperazione internazionale che hanno toccato gli ambiti delle politiche sociali, educative, culturali ed economiche. A discapito della propria incolumità accetta di aprire la sua dimora e farla diventare un luogo di rifugio per molti combattenti della libertà del Mozambico, del Sudafrica e della Namibia. Per aver fatto prevalere nella sua azione anche l’aspetto informale della solidarietà, facendo diventare Reggio Emilia una casa sicura per tutti i popoli dell’Africa Australe e facendo conoscere la città di Reggio Emilia in paesi lontani come capitale della solidarietà italiana”.

Mariam Ouhiya ambito impegno sociale, solidarietà, pace e diritti umani under 40: nata nel 1985, mediatrice, insegnante di lingua italiana per stranieri, da cinque anni lavora con la associazione Filef in modo collaborativo, il rapporto con l’associazione è fatto di lavoro quotidiano, di fiducia , di stima reciproca, in un clima sereno e produttivo. Nel corso degli anni è stata sempre una risorsa preziosa ed è diventata punto di riferimento per volontari ed utenti.
Motivazione premio
Riconoscimento per l’impegno e la professionalità dimostrate a favore della comunità reggiana, per il lavoro quotidiano di fiducia e di stima nonché per la sua capacità di fare squadra, lavorando con competenza, rigore, passione e fantasia. È portatrice di due culture, quella araba e quella italiana e in entrambe riesce ad evidenziare le uguaglianze per costruire coesione fra mondi distanti ma vicini. È positiva e propositiva in ogni contesto, tutto questo per favorire l’integrazione e far crescere una cittadinanza consapevole ed attiva soprattutto nelle persone più deboli.

Menzione speciale conferita a Khadija Lamami ambito impegno sociale, solidarietà, pace e diritti umani over 40: nata nel 1979, marocchina di nascita e italiana di adozione, vicepresidente, animatrice e volontaria di Binario 49, un caffè letterario, un progetto di rigenerazione urbana in via Turri, nel quartiere della Stazione. Mediatrice culturale, una delle sue esperienze più significative vissute è stata quella di volontaria della Caritas diocesana di Palermo nell’ambito della operazione ‘Mare Nostrum’.
Motivazione premio
Riconoscimento poichè rappresenta una voce originale e nuova nell’ambito della solidarietà, della pace e dei diritti umani. L’impegno sociale l’ha sempre contraddistinta. Ha dato vita con tante energie e passione, insieme alla Associazione Casa d’Altri, ad un progetto di rigenerazione urbana in un quartiere difficile della città, il caffè letterario Binario49, per riportare fiducia e cultura. Khadija sa essere una portatrice coerente di valori solidaristici, nell’ambito della pace e dei diritti umani.