L2 facilitazione linguistica
In tutte le scuole secondarie di primo grado della città è prevista la possibilità di progettare e realizzare percorsi di facilitazione linguistica in italiano L2 in orario curricolare.
La scuola reggiana è pluriculturale come la comunità cittadina di cui è parte integrante, comunità che si riconosce dentro l’idea di un’educazione inclusiva, interculturale, plurilingue ed aperta alle infinite possibilità delle diversità, ma altresì consapevole che “lo sviluppo di competenze linguistiche è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio (dalle indicazioni nazionali per il curricolo, 2012).
Al fine di facilitare l’apprendimento e l’uso efficace della lingua italiana ai ragazzi/e neo arrivati/e in Italia, nell’ottica di favorire quanto più velocemente la loro partecipazione consapevole e piena alla vita nei nuovi contesti, in tutte le scuole secondarie di primo grado della città è prevista la possibilità di progettare e realizzare percorsi di facilitazione linguistica in italiano L2 in orario curricolare.
L’organizzazione specifica dei laboratori L2 viene definita all’inizio di ogni anno scolastico insieme agli insegnanti della scuola, considerando i dati numerici di ragazzi e ragazze neo arrivati/e sul territorio italiano da altri paesi (generalmente da un anno) e facendo un’attenta valutazione sulla composizione del gruppo e degli orari del laboratorio. Si formano nelle scuole coinvolte gruppi di minimo 6 ragazzi/e neo arrivati/e da altri paesi con l’esigenza di sviluppare competenze linguistiche necessarie nel loro percorso di integrazione scolastica e, trattandosi di percorsi dentro la scuola ed in orario curricolare, è importante che l’organizzazione del laboratorio non allontani i ragazzi dalla classe in momenti o attività particolarmente significativi ed utili al loro inserimento linguistico e relazionale.
Nelle ore di facilitazione i ragazzi/e lavorano a piccolo gruppo con la loro interlingua nella formulazione di ipotesi, procedendo per prove ed errori, verifiche e revisioni nello scambio tra pari e possono sperimentare ed apprendere l’italiano attraverso differenti strategie e linguaggi, in relazione alle loro competenze e nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ognuno.
Si condivide con gli insegnanti referenti l’importanza di avere a disposizione per i laboratori uno spazio accogliente, riconoscibile, che possa diventare riferimento per i ragazzi e per gli adulti, che possa trattenere le tracce documentative degli apprendimenti legati alla nuova lingua e alla nuova realtà scolastica e dare valore alle ricerche dei ragazzi.
Sono previsti incontri periodici tra gli educatori-facilitatori linguistici e referenti di classe per cercare, attraverso il confronto e nella progettazione, elementi di continuità nei contesti di apprendimento del laboratorio linguistico e della quotidianità della classe, e per mantenere così una collegialità di intenti e riflessioni condivise sulla qualità dell’esperienza scolastica dei ragazzi/e.