Pensare la nostra città come un Comune pilota a livello nazionale, una città che sorride alle differenze e che le accoglie nella convinzione che siano una risorsa culturale ed etica. Una città che non si chiude ma che si apre, che considera la fragilità come punto di riflessione privilegiato da cui guardare la società. Una città che non dimentica le persone fragili, che le rispetta, non le nasconde e ne fa un punto di forza della sua politica di innovazione. La città di tutte le persone. La città italiana più europea d’Italia. La città senza barriere.

Questo è l'obiettivo di "Reggio Emilia Città Senza Barriere".

Il progetto è nato nel 2014 attraverso un percorso partecipato - strutturato in 9 tavoli di lavoro tematici (mobilità, barriere architettoniche, formazione, sanità, educazione, lavoro, attività lavorativa alternativa, tempo libero, sensibilizzazione) - che ha coinvolto enti, associazioni, ragazzi e famiglie. Soggetti diversi che insieme hanno condiviso una strategia comune per contribuire al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola alla mobilità ed all’accessibilità di ogni persona con disabilità: fisica, sensoriale, mentale) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale) realizzando un nuovo modo di pensare la città “per” e “con” la disabilità. Perché è insieme alle persone fragili che Reggio Emilia intende costruire le sue politiche di innovazione.