Stadio di atletica
Stadio di atletica
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L’ampio parco-progetti dell’Area nord di Reggio Emilia, che contiene la maggior parte delle opere di riqualificazione e crescita sostenibile della città, si arricchisce di un nuovo protagonista, lo Stadio di Atletica, prossimo alla sua versione progettuale definitiva ed esecutiva, con l’obiettivo di procedere all’affidamento dei lavori entro quest’anno.
Il nuovo impianto sorgerà tra l’area Reggiane, il Campus San Lazzaro e il Campovolo, a ridosso della Pista di avviamento al Ciclismo ‘Giannetto Cimurri’ e del Bosco urbano Enrico Berlinguer, divenendo elemento distintivo e integrante di quella che si può definire una ‘spina verde’, una infrastruttura naturale da est a ovest parallela alla ferrovia storica Milano-Bologna: un collegamento sostenibile e in armonia con il paesaggio, dotato di percorsi ciclopedonali, di percorsi-benessere e in grado di connettere i diversi spazi e funzioni già esistenti e futuri tra Santa Croce e il torrente Rodano.
La stessa infrastruttura sportiva sarà inserita nell’anello verde e ciclopedonale di circa cinque chilometri che la connette al Parco Paride Allegri, al Parco del Rodano, all’Arena Campovolo e alla zona propriamente aeroportuale: uno spazio fruibile non solo per l’agonismo, ma anche per fare attività fisica all’aria aperta.
Il nuovo Stadio di Atletica sarà perciò parte di un contesto urbano sostenibile – un bosco urbano, un parco cittadino e un parco dello sport insieme – e pienamente accessibile, con la realizzazione contestuale di opere di urbanizzazione, la piantumazione di centinaia di nuovi alberi e nuovi percorsi di accesso carrabili e ciclopedonali.
Il progetto dello Stadio di Atletica è composto di tre stralci.
Quello attualmente oggetto di realizzazione è il primo stralcio, che prevede, con un investimento di 8,5 milioni di euro, la realizzazione delle parti più importanti, funzionali e maggiormente caratterizzanti dell’impianto:
- pista di atletica regolamentare a otto corsie, con campo interno;
- area lanci esterna;
- blocco servizi per la parte atleti (due spogliatoi per giudici di gara, quattro spogliatoi atleti, ufficio/portineria, locale medico, locale antidoping, palestra per muscolazione, deposito attrezzature e locali tecnici);
- impianto di illuminante con torri faro e impianto d’irrigazione;
- sistemazioni esterne e parcheggi;
- invaso di laminazione e sottoservizi;
- strada di collegamento al sito di progetto dall’area parcheggio della Pista Cimurri con adattamento di via Marro;
- esproprio dell’area.
Il complesso sarà sottoposto a parere preventivo del Coni e sarà omologato dalla Federazione italiana di Atletica leggera – Fidal.
Sia le parti edificate, sia l’impiantistica saranno connotate dalla massima attenzione alla sostenibilità, all’efficienza e al risparmio energetico, al contenimento del consumo idrico.
Le diverse parti dell’impianto saranno accessibili e fruibili a tutti, siano essi sportivi, atleti professionisti o pubblico.
La struttura sarà socialmente inclusiva e connessa al territorio urbano e periurbano circostante.
Il progetto definitivo è previsto nel giungo prossimo, l’esecutivo entro settembre e l’affidamento dei lavori entro il 2023. Per la realizzazione del primo stralcio, è previsto circa un anno di tempo.
Il secondo e il terzo stralcio, destinati a interventi successivi, riguardano opere accessorie, la tribuna e la pista rettilinea indoor attigua all’impianto scoperto.
L’area di progetto interesserà una superficie di circa 100.000 metri quadrati (di cui 30.000 di proprietà del Comune di Reggio Emilia e 70.000 ad oggi di proprietà privata).
Il progetto del campo di atletica si prefigge di ottenere le migliori condizioni ambientali per lo svolgimento della pratica sportiva e pertanto orienta in maniera ottimale il campo, sulla direttrice nord-sud.
La pista presenta otto corsie, per una lunghezza totale di 400 metri.
L’area all’interno della pista è abbastanza ampia per ospitare tutte le gare di lancio e anche un eventuale campo da calcio standard (68 metri per 105 metri), ad oggi non richiesto. La geometria della pista, in conformità alle direttive tecniche Fidal, sarà descritta da due semicerchi, ognuno con un raggio di 36,50 metri, uniti da due rettilinei paralleli, ognuno lungo 84,40 metri, con pendenza massima dell’1% verso l’anello interno.
La pista e le pedane sono realizzate in manto sintetico, elastico, impermeabile, omologabile Fidal, per atletica, colato in opera, con uno spessore totale pari a 13 millimetri. Oltre al circuito di atletica comprensivo delle attrezzature necessarie, sul lato est è prevista la realizzazione di un’area multilancio per gli allenamenti, comprensiva di: pedana per il getto del peso, pedana per il lancio del martello, pedana per il lancio del giavellotto. Per quanto riguarda il campo interno, esso sarà realizzato in erba naturale con sistema drenante (sia superficiale che profondo) e con un impianto di irrigazione a comando e programmazione automatico.
Inoltre, per l’atletica leggera saranno presenti attrezzature specifiche per le molteplici discipline previste. Le aree lancio, le pedane per salti, i blocchi di partenza e le altre attrezzature saranno previsti doppi.
Per quanto riguarda l’impianto di illuminazione artificiale, il progetto prevede che sia realizzato in modo da evitare fenomeni di abbagliamento per i praticanti e per gli spettatori, come da normativa Coni. Saranno presenti quattro torri faro con un illuminamento medio di 200 lux, implementabile a 500 lux.
Il blocco riservato agli atleti si colloca sul lato est dell’area di ingresso e si presenta con una struttura radiale. Gli spazi interni saranno protetti da un porticato continuo che affaccia direttamente sulla pista di atletica e si connette ad una piazza d’ingresso coperta.
Nel blocco trovano spazio anche il locale tecnico e lo spazio di deposito delle attrezzature, l’ufficio di gestione, il locale antidoping e l’infermeria atleti, dotata di locale antibagno e wc, e i locali spogliatoi di atleti e giudici di gara/istruttori.
Nello specifico, il progetto prevede quattro spogliatoi per atleti (dimensionati per 22 utenti ciascuno), due dei quali dotati di un locale che ospita sei posti doccia di cui uno attrezzabile per persone con disabilità. I restanti due spogliatoi presentano un locale dedicato con otto posti doccia di cui uno attrezzabile per persone con disabilità. Gli spogliatoi sono dotati di servizi igienici anche per persone disabili.
Sono previsti inoltre due locali spogliatoi per giudici di gara/istruttori dimensionati ognuno per nove posti, con relativi servizi e docce. Tutti i locali saranno dotati di illuminazione e ventilazione naturali provenienti dalle finestrature a nastro e dai lucernari.
All’estremità di questa struttura, in adiacenza al secondo ingresso riservato agli atleti, è presente un ampio spazio dedicato a palestra per allenamento e muscolazione.
L’impianto idrico e l’impianto termico saranno gestiti senza l’utilizzo di gas, tramite sistema di produzione in pompa di calore collegato ad un impianto fotovoltaico che coprirà una potenza di picco di 74 kWp.
La progettazione del verde e l’integrazione delle nuove volumetrie nel contesto e nel paesaggio esistenti saranno fattori determinanti nel definire le qualità architettoniche e formali del progetto. Allo stesso tempo il nuovo intervento sarà dotato di un forte carattere di riconoscibilità, in modo da identificarsi chiaramente.
Integrazione e Identità sono le linee guida del progetto, alla ricerca di un equilibrio che sia in grado di creare non solo un impianto sportivo, ma un nuovo tassello del paesaggio urbano.
L’idea su cui si basa il progetto è quella di creare un edificio i cui spazi siano connessi tra loro e integrati/armonizzati con l’esterno, in particolare il paesaggio, e che non contenga solo le funzioni di supporto alla pista di atletica, ma che sia esso stesso una parte attiva dell’attività sportiva, in particolare della corsa.
Il progetto si strutturerà quindi su tre concetti chiave:
- creazione di un edificio fruibile in ogni sua parte (anche e soprattutto la copertura), e con differenti modalità d’uso;
- edificio come parte di un percorso che si estende oltre di esso, generando un rapporto circolare con il contesto;
- utilizzo del verde come elemento di raccordo fisico tra ambito costruito e ambito naturale.
La modellazione del terreno genererà un segno particolare, inserito garbatamente nel paesaggio e nello stesso tempo distintivo e univoco, che costituirà il fulcro del progetto: la creazione di un elemento che è al tempo stesso edificio, percorso, attrezzatura sportiva.
In questo senso, la connotazione verde del progetto, che si configura nei rilevati in terra che abbracciano le funzioni di servizio, è un tema che coinvolge totalmente le spazialità del complesso e offre nuove possibilità di fruizione.