Via Ariosto

La riqualificazione di via Ariosto rientra tra i progetti di recupero e valorizzazione della Passeggiata Settecentesca, con finanziamento del Ministero della Cultura (ex MIbact) nell’ambito del progetto “Ducato Estense” per € 800.000,00. Il tratto oggetto di intervento va da piazza XXIV maggio a porta Castello (esclusa l’area antistante i palazzi di Edilizia residenziale sociale sul lato ovest di via Ariosto, che sarà oggetto di un successivo intervento finanziato dall’Amministrazione Comunale.

Il progetto prevede la riconfigurazione della strada con la creazione di una piazza pedonale a sud-est e la riorganizzazione del parcheggio a sud-ovest.


Nel dettaglio le opere consistono in:

  • riorganizzazione dei percorsi veicolari in entrata e in uscita, con una migliore gestione del traffico, sulla base di valutazioni tecniche trasportistiche;
  • creazione di una nuova piazza alberata e completamente pedonale su piazza Diaz lato est (dove si trovano oggi esercizi commerciali e farmacia);
  • riorganizzazione del parcheggio a sud-ovest (lato verso piazza Fiume), in modo da riunire in un’unica area di parcheggio i posti auto già presenti nell’area con quelli che vengono delocalizzati dall’attuale parcheggio sul lato est;
  • inserimento di nuove alberature: in piazza Diaz un impianto di alberi Morus platanifolia (Gelso a foglie di Platano) disposti a intervalli regolari secondo un reticolo a maglie rettangolari su un tappeto in calcestre che riquadra un luogo più intimo nella piazza, accentua il tema della soglia, passaggio pedonale di ingresso alla città; nel parcheggio, invece, filari di Morus piantati in maniera da organizzare e ombreggiare i posti auto. Complessivamente l’intervento prevede l’inserimento di 25 nuovi alberi;
  • rifacimento dell’illuminazione pubblica con lanterne storiche su palo o a muro per continuare il sistema e la tipologia consolidati nella Passeggiata e nel centro storico;
  • rifacimento delle pavimentazioni: realizzazione di una nuova pavimentazione in calcestruzzo architettonico, come quella di piazza XXIV maggio (piazza della Legna), per i marciapiedi, i percorsi ciclo-pedonali, la nuova piazza alberata e la nuova area di parcheggio in prossimità della porta;
  • nuovo arredo urbano.

Il progetto riconfigura lo spazio urbano di via Ariosto nel tratto alberato, fino ad intercettare gli assi di viale dei Mille e viale Timavo (circonvallazione).

Alla base dell’idea progettuale è possibile cogliere il potenziale offerto dall’apertura “ad invaso conico” che caratterizza questa porzione di città, che traguarda con una bella prospettiva il centro storico. Inoltre, la dilatazione dello spazio su piazza Diaz diventa l’opportunità per ripensare l’area della porta antica della città, la principale verso sud, e per realizzare il passaggio-connessione tra il “dentro” e il “fuori” dalle mura.

Si individuano così tre temi architettonici generatori del nuovo spazio, che diventa un luogo con significati chiari e leggibili:

  • un tappeto come soglia: alla base di tutto il progetto c’è l’idea di creare una sorta di grande parterre, un ‘tappeto’ che parte dal viale di circonvallazione e arriva fino a piazza XXIV maggio (piazza della Legna), andando a lambire le cortine edilizie per comunicare una percezione di ariosa apertura, e, al tempo stesso, di soglia e connessione fra via Ariosto, gli altri spazi e gli edifici che la strada incontra;
  • il flusso delle persone come guida: porta Castello è uno snodo nevralgico di accesso al centro storico. Ogni giorno un flusso di persone, soprattutto a piedi e in bicicletta, attraversa qui la circonvallazione per dirigersi nel centro cittadino e viceversa. La sottolineatura di questo flusso ha indotto a rettificare la sede stradale di accesso al centro e ad evidenziare con maggior forza la sua vocazione di spazio pubblico.
  • la porta come accesso e filtro: l’area nei pressi dell’antica Porta diventa uno spazio identitario e riconoscibile nel percorso della Passeggiata, poiché viene in gran parte restituita alla fruizione pedonale. Questo nuovo spazio viene pensato come un tappeto che si dilata e riempie di senso il vuoto urbano: isole per la sosta delle persone, pertinenze per chioschi, aree per il parcheggio delle auto. La nuova Porta Castello segna un passaggio chiaro, ampliando gli spazi pedonali e creando aree più distese dove nuove alberature agiscono da filtro tra i viali trafficati e il ritmo più lento dell’area storica, e allo stesso tempo si pongono come invito all’accesso.

Il progetto è stato presentato, discusso, concertato e costruito dialogando con l’Associazione dei cittadini di porta Castello; è stato redatto con la consulenza del Criba - Centro regionale d’informazione sul Benessere ambientale per la progettazione inclusiva e risulta pertanto accessibile e fruibile per tutte le tipologie di utenti; è stato presentato e ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza, della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio del Comune di Reggio Emilia e della Consulta per il verde.

Viale Umberto I - da Porta Castello a Via Cassoli

L'intervento di riqualificazione e valorizzazione di viale Umberto I nel tratto compreso tra Porta Castello e l’incrocio con via Cassoli si colloca nell'ambito del Progetto Ducato Estense finanziato dal MiC, Ministero della Cultura, e più precisamente all’interno della serie di opere volte al recupero della Passeggiata Settecentesca. L’intervento ha un importo complessivo di 400.000,00 euro. L’inizio lavori è previsto per il mese di gennaio 2022 e la fine lavori per il mese di luglio 2022. L’area oggetto di intervento - che si sviluppa al confine tra la parte intra moenia e quella extra moenia del sistema urbano-paesaggistico costituito dalla Passeggiata - presenta alcune criticità che nell’insieme generano una percezione complessiva di disordine urbano. I percorsi ciclopedonali esistenti - di tipo misto - sono utilizzati in modo caotico senza osservare la priorità alla direzione di movimento; le fermate del bus sono prive di spazi definiti per l’attesa; il verde esistente, costituito da filari di Celtis Australis (Bagolaro) di impianto novecentesco, presenta lacune; l’arredo urbano è disomogeneo e in parte degradato. Partendo dall’analisi di queste criticità il progetto di riqualificazione ha l’obiettivo di riqualificare questa importante porzione della passeggiata che da piazza Gioberti porta fino al ponte di San Pellegrino attraverso un intervento di riordino e ammodernamento delle dotazioni e degli spazi pubblici. In particolare:

  • la conservazione delle alberature esistenti di impianto storico (40 Bagolari e 2 Magnolie) e l’integrazione delle “fallanze” con alberi di nuovo impianto (8 nuovi Bagolari);
  • la riqualificazione delle pavimentazioni con la sostituzione delle pavimentazioni in asfalto con pavimentazioni in calcestruzzo architettonico identiche a quelle realizzate nel tratto successivo di Viale Umberto I; • l’incremento della fruibilità pedonale e la messa in sicurezza delle percorrenze ciclabili in linea con la funzione originaria di passeggiata;
  • il riordino del sistema della mobilità carrabile attraverso l’adozione di elementi funzionali alla razionalizzazione degli incroci, alla moderazione delle velocità e alla sicurezza delle utenze più deboli, in conformità con le indicazioni del Piano Urbano della Mobilità;
  • la caratterizzazione chiara e diversificata delle gerarchie e delle percorrenze attraverso il rifacimento delle pavimentazioni dei marciapiedi ciclabili e pedonali, unitamente al completamento di alcuni tratti mancanti funzionali al miglioramento del sistema di mobilità nel suo complesso;
  • il potenziamento dell'illuminazione della carreggiata stradale e del viale ciclopedonale attraverso la posa di nuovi lampioni;
  • l’eliminazione delle barriere architettoniche.