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Buon pomeriggio a tutte e a tutti, è una piazza molto bella, pacifica, decisa a respingere ogni rinascita del fascismo, decisa a ribadire le scelte, l’identita’ ed i valori dell’antifascismo. E’ la piazza della società civile, della nostra comunità, delle cittadine e dei cittadini che tanto hanno fatto per rendere la nostre città ed i nostri comuni quello che sono: aperti, democratici, inclusivi, in cui l'eguaglianza e i diritti sono davvero importanti.
155 associazioni ed espressioni della società reggiana, tutti e 42 i comuni della nostra provincia qui rappresentati dai sindaci con la fascia tricolore, le associazioni partigiane, i sindacati e i tanti che non aderiscono ad alcuna organizzazione sono in questa piazza per affermare con forza che reggio è antifascista e che idee e pratiche che hanno provocato dolore e morte non torneranno.
I cosiddetti "patrioti" (fascisti neppure troppo mascherati), con un chiaro gesto provocatorio, dichiarano di volersi "riprendere" reggio, a partire dalla zona della stazione ... Cacciando quelli che non sono come loro. Abbiamo già visto dove portano queste idee, l'abbiamo visto nella Germania nazista e nell'Italia fascista. Noi rispondiamo non solo con lo sdegno, ma anche con gli ideali e le idee del manifesto di Ventotene.

Ci battiamo contro il nazionalismo che divide i popoli e che incita alla guerra.
Ci battiamo contro i muri che dividono il mondo, contro l'arroganza di chi vuole annettersi la Groenlandia e il Canada.
Contro i massacri in nome di Dio e della nazione, in Israele, a Gaza, in Ucraina.
L’Europa non può rinunciare al ruolo che la storia le ha dato e che, dopo la carneficina di ottanta milioni di morti nelle due guerre mondiali della prima metà del ‘900 ha permesso la più lunga stagione di pace sul continente.
Ma prima la guerra dei Balcani negli anni novanta e ora l’aggressione russa all’Ucraina hanno spezzato quel miracolo laico, il miracolo laico della pace: il destino dell’europa di Jean Monnet, di Spinelli e De Gasperi non può andare nella direzione di una nuova guerra fredda convivendo con l’incubo di un conflitto nucleare.
Serve che torni la politica con tutta la sapienza e la saggezza che le tragedie del passato ci hanno lasciato in eredità. Continuiamo a batterci per una grande nazione europea, fatta non solo di difesa comune, ma anche di economia solidale, di fratellanza fra storie e culture con radici diverse.
Togliamo a questi neofascisti la parola "patrioti"; i patrioti sono stati quelli che hanno costruito questo nostro paese: mazzini, garibaldi, i fratelli rosselli, i partigiani di ogni formazione, le azioni e le idee di chi, nel novecento, ha creato quel sentire comune che è riassunto nella nostra bellissima costituzione!
Noi abbiamo la responsabilità, il dovere di essere i patrioti di oggi. Le provocazioni di Fiore e di Casapound, qui non devono passare. Dobbiamo stare sempre attenti, non abbassare la guardia: la violenza, la semplificazione, l’ignoranza sono vive più che mai e a noi vicine.
Lasciatemi a questo proposito aggiungere alcune parole su quanto accaduto ieri: sono comparse nella nostra citta’ scritte molto gravi, con contenuti violenti, razzisti ed antisemiti che nulla hanno a che fare con il tifo sportivo e con la nostra storia e che respingiamo con forza.
Care cittadine e cittadini, mi avvio alla conclusione di questo mio breve intervento
Non era per nulla scontato trovarci in così tanti, ma io ero sicuro della risposta che ci sarebbe stata, con la chiara consapevolezza che la nostra presenza qui oggi non è solo una testimonianza, ma è un impegno che prendiamo: un impegno ad agire, a Reggio, nelle nostre comunità e nel nostro paese contro il ritorno di idee e pratiche violente che hanno causato nel '900 milioni di morti. Ma anche un impegno che deve essere educante, educante verso chi puo’ essere attratto da idee "identitarie" che noi sappiamo essere mistificatorie e manipolabili.
Un impegno che deve essere svolto con intelligenza, con la cultura, con il pensiero, con pacifica determinazione.
L’indifferenza, il voltarsi dall’altra parte non sono ammissibili, a maggior ragione in questa fase storica di cambiamenti epocali in cui oligarchie ed autoritarismi si affermano anche in paesi fino a ieri nostri alleati: la difesa della democrazia e della nostra costituzione richiedono una lotta ed un impegno quotidiani di ciascuno di noi, non sono obiettivi conquistati una volta per sempre
Difendere i diritti delle persone vuol dire difendere la democrazia.
Un abbraccio a tutti voi. Grazie

Il Sindaco
Marco Massari

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Gabinetto del Sindaco del Comune di Reggio Emilia

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Ultimo aggiornamento: 31-03-2025, 09:44