Sala Verdi

La Sala Verdi nel 2022 ha riaperto i suoi spazi al pubblico dopo una chiusura di oltre 30 anni.

I circa 240 metri quadrati di sala possono nuovamente accogliere la città, nello specifico tra le 150 e le 200 persone in un ambiente attrezzato per spettacoli ed eventi, uno spazio dedicato all'incontro con le nuove generazioni, pensato per accogliere prove, residenze, ma anche piccole rappresentazioni, laboratori, workshop e concerti.

La sala è stata riprogettata per essere uno spazio autonomo, con un proprio cartellone di eventi, che può anche essere di supporto alle attività del teatro Ariosto come Ridotto.

Il progetto esecutivo è stato realizzato dagli architetti Ivan Sacchetti e Giuliana Allegri, che hanno seguito negli anni l'intera riqualificazione del Teatro Ariosto.

I lavori si sono concentrati soprattutto nel rendere la Sala conforme ai criteri di sicurezza e di accessibilità.

Un milione e 130mila euro l’importo dei lavori - di cui 500.000 finanziati dalla Regione Emilia Romagna e 430.000 dal Comune di Reggio Emilia – che la Fondazione I Teatri, in accordo con l’Amministrazione comunale ha affidato tramite bando al Consorzio Stabile CITEA.

La storia

La Sala Verdi di Reggio Emilia faceva già parte dell’antico Teatro di Cittadella e venne ripristinata nel corso dei lavori del 1878. Fu sala di “appoggio” per le attività di spettacolo del teatro e sala autonoma in cui si svolgevano attività di tipo sociale.

Nel gennaio 1981 il teatro Ariosto fu oggetto di lavori di sistemazione che coinvolsero anche la Sala Verdi, che venne così ristrutturata e modificata in modo sostanziale rendendola autonoma dal Teatro, luogo per attività teatrali e cinematografiche.

Per anni fu anche sede di attività scolastiche. Infine, per alcune stagioni, fu la sede stabile dei cicli di concerti dell’Ora della musica, in collaborazione con l’istituto Peri, e della prosa.

La sala è aperta al pubblico in occasione di eventi e iniziative.