Punto di interesse dedicato alla grande siepe di biancospino, una particolare specie autoctona di arbusto a siepe molto importante per il Parco Nilde Iotti.

Dove sei

Zona sud-ovest del parco, percorso secondario lungo uno dei sentieri ciclo-pedonali laterali che si affaccia sull’estesa siepe ornamentale di Biancospino.

Questo genere di arbusto appartiene alla famiglia delle Rosaceae e al genere Crataegus e rappresenta un habitat fondamentale per tantissime specie di animali, soprattutto uccelli, che in particolare nella stagione invernale qui trovano riparo occasionale o fisso grazie al gradevole microclima presente. Il nome del biancospino deriva proprio dai fiori bianchi e dalle spine presenti sull’arbusto, che è tipico del paesaggio della pianura padana. I frutti sono ovali, rossi a maturazione, delle dimensioni di circa 1 cm e con un nocciolo che contiene il seme. La fioritura avviene tipicamente tra aprile e maggio, mentre i frutti maturano fra settembre e ottobre. I frutti del biancospino sono edibili, ma solitamente non vengono mangiati freschi, perché piccoli e con un grosso nocciolo, bensì lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi. I frutti sono decorativi perché rimangono al lungo sull'arbusto, anche durante tutto l'inverno.

Lungo il confine ovest del parco è possibile notare inoltre altre interessanti specie di siepe arborata autoctona caratterizzata dalle principali essenze delle siepi di pianura come il Sambuco, il Bagolaro e la Farnia.

Tra i diversi tipi di uccelli avvistati dopo vari monitoraggi effettuati all’interno del progetto con l’aiuto di un esperto dell’Associazione ornitologica Lipu, è possibile trovare a seconda del periodo dell’anno anche specie migratorie di passaggio. Numerosi gli avvistamenti, tra cui: la Cinciallegra, il Piccione domestico, la Tortora dal Collare, il Colombaccio, il Gheppio, l’Airone Cenerino, la Gallinella d’acqua, il Verdone, il Verzellino, il Fagiano Comune, lo Storno, il Merlo, la Civetta, l’Assiolo, la Capinera, il Germano reale, il Parrocchetto dal collare, il Cardellino, il Fringuello, il Tordo Bottaccio, il Luì Piccolo, il Picchio muratore, il Picchio rosso maggiore, il Picchio verde, la Passera d’Italia, il Codibugnolo, il Codirosso Spazzacamino, il Codirosso comune, la Gazza, la Ghiandaia, la Cornacchia grigia, la Taccola, il Frosone, il Pettirosso, la Rondine, il Rondone comune, lo Scricciolo e l’usignolo.

Il verde totale copre 300.000 mq, di cui 162.000 di verde pubblico, rappresentando oggi un importante polmone verde della città ed uno dei parchi urbani più grandi, oltre che meta per relax, camminate e sport per persone di tutte le età. La particolare caratteristica architettonica della forma a mandorla della zona principale del parco ha ispirato anche il logo ufficiale creato con la collaborazione degli studenti di alcune classi 1° e 2° (a.s. 2017/18) della vicina scuola Antonio Fontanesi / Istituto Comprensivo Kennedy di Reggio Emilia. Il parco si trova nella zona ovest di Reggio Emilia tra i quartieri Roncina, Pieve Modolena e Orologio; gli accessi al parco sono: dalla rotonda di Via Chopin, da Via dei Templari, da Via John Lennon e da Via Keplero, dagli orti vicino a via Danimarca e dal distributore pubblico di acqua potabile di Via Belgio.

Cosa c'è nei dintorni di questa Panchina Parlante

Zona sud-ovest del parco vicina all’area giochi attrezzata e al percorso fitness Vita.

Chi

 Il percorso didattico-interattivo del Parco Nilde Iotti è stato realizzato dagli studenti della scuola Antonio Fontanesi / Istituto Comprensivo Kennedy di Reggio Emilia nell’ambito del Laboratorio Urbano su Parco Nilde Iotti con il Centro Sociale La Mirandola, CEAS, Legambiente, GGEV, WWF, LIPU, Architetti di QUArtiere