Santa Croce o Santa Croce esterna (“Santa Cròus” o “Santa Crōs” in dialetto reggiano, S.Crucis Regii in latino eccl. moderno) è un'antica frazione urbana del comune di Reggio Emilia stralciata nel 1914 dai territori parrocchiali di Ospizio e Mancasale. Posta a nord del centro storico, prende il nome da una della quattro porte della città, Porta Santa Croce.

Non è confondere con Santa Croce interna, il quartiere contiguo interno, però, al centro storico di Reggio. La frazione rappresenta la prima grande espansione urbana extra mœnia della città: Santa Croce, infatti, perse il carattere di insediamento rurale praticamente dalla sua fondazione, all'inizio del XX secolo, quando furono insediate in loco le Officine Meccaniche Reggiane e, successivamente, il campovolo. Da allora il quartiere ha conosciuto un consistente sviluppo urbano con insediamenti a carattere prevalentemente operaio.

Fortemente bombardato dagli alleati durante la seconda guerra mondiale, Santa Croce ha risentito della crisi delle OMI Reggiane nel periodo post-bellico nonché di conflitti fra la popolazioni, a prevalenza operaia, e le istituzioni statali e imprenditoriali. Nel dopoguerra il vicino aeroporto, rimasto privo delle caserme a causa dei bombardamento aerei, è diventato sede dell'aeroclub e di importanti kermesse politiche e festival musicali. Dopo il 1990 il quartiere è diventato uno dei sobborghi della città con la più alta percentuale di cittadini stranieri, in prevalenza provenienti dal Maghreb.


Bibliografia

  1. W. Baricchi, Insediamento storico e beni culturali del Comune di Reggio Emilia, Reggio Emilia 1985
  2. AA.VV., Piano dei Servizi, Comune di Reggio Emilia 2007-2009
  3. AA.VV., Laboratorio Geostorico Tempo Presente, Un'esplorazione geostorica nel territorio della Circoscrizione 7, Comune di Reggio Emilia 2007