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L’elaborazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) prevede l’attivazione di diverse forme di cooperazione istituzionale tra Enti titolari di funzioni di governo del territorio, secondo criteri di competenza e fattiva collaborazione.
Comuni di cintura e Provincia di Reggio Emilia
Il percorso di formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) deve proseguire il lavoro di condivisione con le altre Amministrazioni Pubbliche titolari di funzioni di governo del territorio, già avviato nelle precedenti fasi pianificatorie.
Il PUG dovrà essere in grado di affrontare problematiche e potenzialità dell’ambito in una logica di area vasta, per offrire prospettive di sviluppo efficienti e condivise, ricercando alleanze, sinergie e integrazioni fra le differenti politiche strategiche in atto.
Si intende pertanto avviare un confronto strutturato tra il Comune di Reggio Emilia, la Provincia di Reggio Emilia e i comuni di cintura ovvero: Albinea, Quattro Castella, Rubiera, Correggio, San Martino in Rio, Bibbiano, Cavriago, Montecchio, Sant’Ilario, Campegine, Cadelbosco di Sopra, Bagnolo in Piano, Casalgrande, Scandiano. Confronto che consentirà di elaborare una strategia di programmazione in merito a quelle politiche ed azioni che travalicano i confini comunali ed hanno la necessità di essere condivise, ai fini di una loro reale efficacia, su scale di riferimento territoriali.
La formazione del PUG avviene, inoltre, in stretta concomitanza con la messa a punto degli strumenti di pianificazione sovraordinata. La Legge regionale impone infatti alle Province, con i medesimi limiti temporali, la redazione di Piani Territoriali di Area Vasta (PTAV).
Il PUG dovrà dunque essere predisposto in stretta collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia per quanto attiene agli elementi di competenza del PTAV e sui quali il PUG potrà contribuire in termini di analisi e proposte da recepire all’interno della propria pianificazione.
Emilia Occidentale: Modena, Reggio, Parma e Piacenza
L’ambito territoriale rappresentato dai Comuni di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, rappresenta una città-sistema, ovvero una coalizione di città e territori con una forte omogeneità degli assetti insediativi, economici, sociali, ambientali ed è caratterizzato da una rete di infrastrutture ed iniziative che determinano una elevata relazione al suo interno.
L'omogeneità territoriale dei quattro Comuni, costituisce una importante opportunità per la costruzione di una visione condivisa e la definizione di un sistema integrato di politiche e azioni in grado di accrescerne la competitività e qualità della vita, avendo come priorità la lotta ai cambiamenti climatici, la coesione sociale e la valorizzazione delle eccellenze.
Per rispondere alle sfide attuali poste dai cambiamenti climatici, dall’economia, dalle complesse dinamiche sociali e demografiche è dunque necessario delineare un quadro di analisi condiviso del territorio, dei limiti e condizioni per il suo sviluppo sostenibile, in una logica di area vasta.
A tal fine, si è intrapreso, attraverso un protocollo di collaborazione, un percorso di condivisione dei quadri conoscitivi dei quattro Comuni con l’obiettivo di definire strategie ed azioni coordinate in merito a:
- contrasto ai cambiamenti climatici;
- rigenerazione urbana e competitività territoriale;
- mobilità sostenibile.
Regione Emilia Romagna
La nuova Legge Regionale L.R. n.24/2017, per coordinare le funzioni di partecipazione dell’Ente sovraordinato alle determinazioni di approvazione degli strumenti di pianificazione, individua l’organo del Comitato Urbanistico (CU), di cui fanno parte il Comune, la Provincia e la Regione.
Per favorire la concertazione e la condivisione delle scelte strutturali si ritiene fondamentale avviare, fin dalle prime fasi di predisposizione del Piano Urbanistico Generale (PUG), un tavolo di confronto con la Regione Emilia Romagna in modo da verificare e condividere metodologie, indirizzi e strategie in coerenza sistemica con il quadro delle strategie e delle scelte di pianificazione regionali, in un processo continuo di integrazione e scambio di conoscenze, finalizzato ad una governance unitaria del sistema territoriale locale.
Ultimo aggiornamento: 01-03-2024, 11:12